De Rossi, l’addio si infiamma: «Rischio di guerriglia ultrà»

Un giro di campo, il saluto d’amore: sarà una festa sobria, annunciano gli amici di Daniele De Rossi. Almeno nelle intenzioni. Perché, se dentro l’Olimpico i tifosi hanno già acquistato ogni ordine di posto pur di essere presenti ai festeggiamenti del loro idolo, fuori dallo stadio la minaccia di scontri è molto elevata. I toni si sono alzati e di parecchio, dal momento in cui il calciatore ha annunciato il mancato rinnovo del contratto da parte della società. Da Monteverde a San Basilio sono comparse delle scritte che vanno ben oltre la protesta, e la firma a stampo è quella di gruppi come Rivolta giallorossa e Romanisti armati. Formazioni che adottano simbologie aggressive e poco pacifiche.
Ma non è tutto, perché accanto ai più esasperati del tifo – causa vendita dei campioni, capitani mandati via e nessun obiettivo centrato – sono in agitazione anche gli spalti generalmente più tranquilli. I gruppi ultrà hanno lanciato l’ipotesi di uno sciopero degli abbonamenti e, dalla Sud, la proposta si è diffusa alla Tevere e a molti vip della Monte Mario. La festa per De Rossi potrebbe diventare una vera escalation contro Pallotta. Il Viminale e la Questura hanno ben chiara la situazione e tendono a minimizzare: «Sarà in vigore il protocollo adottato per questo tipo di partite – spiegano – I simboli comparsi sono di tifoserie già note e monitorate». In questi giorni i controlli sono massicci, e la protesta degli striscioni potrebbe anche portare a qualche denuncia o daspo per gli autori. Lo riporta Il Messaggero.

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