De Rossi: “La coreografia? Tra le prime tre emozioni della mia carriera. Siamo una grande squadra e non era facile rimontare. Strootman? Calciatore mostruoso. Totti? Qualcuno ha detto che ero contro di lui, sono maiali col microfono”

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Queste le parole di Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, dopo il pareggio per 2-2 con la Lazio nel derby:

DE ROSSI A ROMA TV

Ti sei tolto un peso?
Si, la partita è sempre meno pesante, riesco a viverla in maniera diversa, negli ultimi anni ho imparato a gestirla meglio e sarebbe grave il contrario.

Il tuo volto era nella coreografia della Sud.
Non è ruffianeria, ma è tra le prime 3 emozioni della mia carriera. Sapevo della coreografia, che era qualcosa da ‘lacrimuccia’. E’ stato bello e anche un po’ destabilizzante vedermi tra il meglio che ha offerto questa squadra.

La partita?
Secondo me non abbiamo iniziato male, abbiamo preso un gol in contropiede, una delle loro virtù migliori, e uno dalla distanza. Siamo una grande squadra e non era facile rimontare, a livello mentale abbiamo reagito alla grande.

Raggiungere la Juve momentaneamente può mettere pressione a loro?
Ho visto male la Juve negli ultimi minuti con l’Inter, ma per il resto è stata come sempre devastante. Sarà difficile mantenere questo ritmo. Ci sarà bisogno di tutti quanti. Una parola per Kevin: il fatto che sia rientrato è che sia tornato al meglio farà la differenza, abbiamo riacquistato un uomo e un calciatore mostruoso.

Cosa hai pensato dopo il secondo gol loro?
Ho pensato che sarebbe stata dura, abbiamo parlato negli spogliatoi e sapevamo che la partita restava aperta. Fare gol in pochi minuti cambia l’inerzia mentale della partita. Dopo il nostro pareggio ho visto qualcuno di loro un po’ bianchiccio… Ma è qualcosa di normale.

Una parola su Totti?
Ho pensato a questo quando ho visto la coreografia, sarà passato un minuto da quando l’ho guardata al fischio d’inizio e mi è sembrata una vita. Stare accanto a lui per un’intera carriera a quello che verrà ricordato come il giocatore più grande della storia non è normale. In questa città un po’ strana qualcuno ha provato a raccontare la storia di me e di lui contro, per dare forza alle sue tesi… Ma sono maiali col microfono e restano maiali col microfono.

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