De Rossi, in Boca al lupo

L’addio si avvicina. E con questo i saluti commossi (pre e post partita) oltre alle inevitabili riflessioni sul futuro. Che De Rossi non pensava di dover fare. Incredulo come chi gli è stato vicino negli ultimi tempi: «Un fulmine a ciel sereno – ha detto ieri Ranieri Per me e per lui». E non solo. Un po’ per tutti. A tal punto che la tifoseria, frastornata e lacerata dallo strappo, ha deciso di festeggiarlo due volte. Oggi, alle ore 12, si riunirà a piazzale Dino Viola. Poi il seguito avverrà domani allo stadio Olimpico (prevista una coreografia) in un mix di commozione e rabbia per una decisione non condivisa del presidente Pallotta, sempre più bersagliato in ogni angolo più o meno nascosto nel mondo, da striscioni di contestazione. A De Rossi è stato proposto di trasferirsi a luglio al Boca Juniors (suo vecchio amore: «Avrei desiderato di giocare alla Bombonera, a 20, 30 o 35 anni», ha raccontato in passato) con il quale disputerebbe il campionato e la coppa Libertadores. A dicembre, una volta conclusa la maggiore manifestazione per club sudamericana, la società argentina lo lascerebbe libero permettendogli così di fare l’esperienza negli Usa. Lo scrive Il Messaggero.

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