De Rossi fa 500, festa con gol. La Roma vola al secondo posto

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La Stampa (G.Buccheri) – Un primo tempo senza squilli, quasi noioso. Una ripresa senza storia: tre gol e copione del pomeriggio sempre in mano. Nella Roma che (per una notte) si mette in scia alla Fiorentina prima della classe c’è spazio per numeri da vertigini: Daniele De Rossi ha soffiato, ieri, sulle 500 partite in giallorosso, un compleanno con gol, il secondo alle spalle del portiere dell’Empoli Skorupski. «Ricordi belli e meno: mi porto dentro tutto, come la sconfitta in casa per 2 a 1 con la Sampdoria che, nel 2010, ci costò lo scudetto nell’anno di Ranieri in panchina. Scudetto – così De Rossi – che sarebbe l’ora di vincere: quest’anno siamo costruiti per farlo, è il sogno di una città, leviamoci questa soddisfazione».

De Rossi ha indicato la strada, i tifosi gli hanno fatto festa dentro e fuori l’Olimpico: un lungo striscione dalle parti del Colosseo ha dato il buongiorno al ragazzo di Ostia. «Se è stata la mia giornata perfetta? Quando vinci lo è sempre, ancora di più se fai gol, e a me non capita più spesso, in un momento speciale: peccato – continua De Rossi – per la nostra curva vuota. Questo è un problema per noi, ne parliamo spesso con i compagni, avrei voluto festeggiare con lo stadio pieno…». La curva della Roma è vuota dall’inizio della stagione e, vuota, rimarrà: gli ultras contestano la divisione del settore voluta dal questore di Roma per questioni di ordine pubblico. Per la Roma, adesso, testa alla trasferta di Leverkusen: sbagliare significherebbe compromettere il viaggio in Champions.

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