Il Messaggero – De Rossi da brividi

Daniele De Rossi è sempre più al centro della Roma. Per il rinnovo del contratto e adesso pure per l’infortunio muscolare che si porta dietro da fine novembre. La questione più urgente, anche di Luis Enrique, è l’indisponibilità per l’infiammazione al tendine dell’adduttore della coscia destra. Volendo, perché non rischia niente, il centrocampista potrebbe anche giocare domani con il Cesena, ma l’intenzione dell’asturiano e dei medici giallorossi è di farlo riposare.
E’ in dubbio anche per il quarto di finale di Coppa Italia, in partita unica martedì a Torino, contro la Juve. De Rossi ieri non si è allenato. La Roma gli ha consigliato un viaggio in Toscana. Così Daniele si è spostato, via Pisa, a Viareggio per una visita dal dottor Michele Gemignani, responsabile dello staff medico giallorosso. Il giocatore era accompagnato da un fisioterapista e, non a caso, da un agitatissimo Sergio Berti, il manager che pure ieri ha avuto un contatto con Franco Baldini. E’ diventato, dunque, un vero e proprio consulto. Con il procuratore del centrocampista che ha rivolto più di una domanda al dottor Gemignani. Nella fase cruciale della trattativa, tenendo in ballo fino all’ultimo almeno tre club stranieri, per Berti è fondamentale avere in campo un calciatore in scadenza di contratto. Il manager è stato tranquillizzato. L’infiammazione va tenuta sotto osservazione, in quel punto può essere l’anticamera della pubalgia che Daniele ha già combattuto in passato, più di sei anni fa, problema risolto con l’aiuto di Antonio Pagni, da una vita al servizio della Nazionale e pronto a Montecatini ad affiancare nuovamente il calciatore se sarà il caso di intervenire. A Trigoria De Rossi proseguirà il lavoro mirato, limitandosi alla corsa leggera e senza cambi di direzione, più fisioterapia e piscina.
C’è ottimismo a Trigoria, come se l’annuncio fosse vicinissimo. La clausola, ormai è chiaro, sarà bassa. La Roma la vorrebbe almeno di 12 milioni. Percorso possibile se la parte fissa dell’ingaggio salirà a 6 milioni, più ovviamente premi facili da incassare per uno stipendio netto di circa 6 milioni e mezzo. De Rossi non è l’unico centrocampista che sta a cuore alla Roma. Sabatini, rientrato in serata da Milano, sta aspettando la risposta da Rio per arrivare a tesserare il brasiliano Marquinho. A convincere il giovane manager Marcio Rivelino ad abbassare la richiesta per il cartellino (al 70 per cento di proprietà del procuratore e al 30 del club carioca) è andato anche Roberto Calenda, l’agente che portò Adriano alla Roma.
Oggi la situazione si può sbloccare. Oggi Sabatini parlerà nuovamente con Pizarro. Il cileno vuole andare solo alla Juve. Conte, al momento, dice no. La Roma aspetta e spera di avere in cambio (in prestito) De Ceglie. Il centrocampista in Italia ha diversi estimatori: Delio Rossi lo ha chiamato, ma il calciatore ha detto no. Se non riuscirà a passare al club bianconero, potrebbe avere una chance in Brasile, tanto per avvicinarsi a casa. Una società di San Paolo può venir fuori (forse già c’è). Un nome per giugno, proposto a Sabatini nei giorni scorsi: Ravel Ryan Morrison, 19 anni da compiere il 2 febbraio, centrocampista del Manchester United. E’ in scadenza di contratto.
Il Messaggero – Ugo Trani

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