Corriere della Sera – “De Rossi non è condizionato” Trigoria attende la fumata bianca

Un giocatore come Daniele è abituato a giocare con questo tipo di pressione addosso. Vi sembra che finora la sua situazione contrattuale abbia influito sulle sue prestazioni?“. La domanda, retorica, è di Luis Enrique, che ieri nella conferenza stampa alla vigilia della partenza per Catania ha risposto in questo modo a chi gli chiedeva se il mancato rinnovo potesse condizionare il rendimento di Daniele De Rossi.
Secondo il tecnico spagnolo la risposta è negativa, e le recenti prestazioni del centrocampista giallorosso sembrano dargli ragione. Nemmeno Luis Enrique però può negare che più passano i giorni e più urge una risposta da parte del calciatore all’offerta giallorossa (6 milioni netti a stagione per i prossimi 5 anni), perché il futuro suo e della Roma sono legati a doppio filo. Una situazione in cui, sempre secondo il tecnico asturiano, tutte le parti in causa hanno la stessa volontà. “È una situazione tra la società e il calciatore e tutti vogliono la stessa cosa. Anche l’allenatore“.

A quando la fumata bianca? Lucho non si sbilancia. “È meglio per voi – dice rivolto ai giornalisti – che non sappiate nulla, così almeno avete qualcosa di cui parlare. Quando avrà rinnovato di che parleremo?“.
Chi del rinnovo di De Rossi si era occupato lo scorso anno è Gian Paolo Montali: direttore operativo nel momento più delicato della storia recente della Roma, quello del passaggio dalla gestione-Sensi ai nuovi proprietari americani, con l’interregno della “gestione controllata” da parte di UniCredit. “C’erano stati degli incontri – le sue parole a Sky in cui il giocatore aveva dimostrato disponibilità e noi l’abbiamo fatto presente ai nuovi proprietari. Il cambio di proprietà è stato lungo e non semplice. Daniele è molto legato alla Roma e comunque non sarà una scelta facile per lui“.

Dal punto di vista fisico, invece, De Rossi è pienamente recuperato e torna a disposizione dopo il turno di riposo in Coppa Italia. Stasera, quindi, sarà lui a guidare il centrocampo giallorosso. Luis Enrique ha portato a Catania 20 giocatori, una novità perché di solito sono 19 i giocatori convocati per le trasferte. Tra di loro c’è anche Caprari (Viviani e Cicinho sono rimasti a Roma), un’indicazione sulla volontà da parte dell’allenatore spagnolo – che ieri in allenamento ha provato Pjanic trequartista – di partire comunque con un tridente pesante.
Due maglie già assegnate a Totti (“Sto bene, sono uscito prima solo per il freddo“, la sua rassicurazione ieri pomeriggio a Fiumicino a chi gli chiedeva come mai avesse abbandonato in anticipo l’allenamento) e Lamela. L’unico vero ballottaggio è tra Bojan e Borini, con lo spagnolo favorito nonostante l’ex Chelsea abbia fatto benissimo contro la Fiorentina. In difesa tornano titolari Rosi e Juan, con Heinze e Taddei confermati; in mezzo al campo Pjanic e Gago favoriti su Perrotta e Simplicio.
Corriere della Sera – Gianlica Piacentini

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