Dazn, problemi tecnici per trasmettere. Le scuse, la spiegazione: “Guasto di un partner”

Corriere della Sera (M. Colombo – D. Sparisci) – Rotelle e fermi immagine, è stata una domenica complicata per migliaia di tifosi e per Dazn che ha da poco acquisito i diritti della serie A, sette partite su dieci in esclusiva (le restanti tre in comproprietà) per le prossime tre stagioni, con il sostegno dell’alleata Tim.

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Un black out iniziato all’ora di pranzo con la cavalcata scudetto dell’Inter, proseguito con Verona-Lazio, Reggina-Vicenza di serie B, e terminato verso le 17 di ieri, proprio alla fine delle partite italiane di cui la “Netflix dello sport” possiede le licenze.  C’è chi si è infastidito ovviamente, chi si è scatenato sui social, e chi invece ha potuto seguirla normalmente: dal canale satellitare di Sky. Ma il guaio non era solo italiano: anche in Germania, Austria, Svizzera, Spagna, l’app era inaccessibile “per un problema di autenticazione da parte di un partner esterno”.

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Stavolta, secondo la società fondata dal magnate ucraino Len Blavatnik, la colpa è di chi doveva indirizzare i profili degli abbonati all’ingresso, cioè al portale di Dazn, di chi smistava i dati da fuori. “Siamo molto amareggiati per quanto accaduto sulla nostra piattaforma — ha spiegato Dazn— e siamo assolutamente consapevoli della grande responsabilità che abbiamo nei confronti di tutti i tifosi e dell’intero mondo dello sport“.

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Oltre alle scuse seguiranno risarcimenti e sconti, e poi proseguirà l’indagine interna per capire che cosa ha provocato lo stop e per individuare le responsabilità esterne. La stessa Dazn ha reso noto il nome del partner che ha provocato il disservizio, è una pratica poco frequente in questo genere di relazioni commerciali. Si tratta di Comcast Technology Solutions, un’azienda che fornisce servizi di telecomunicazione, fa parte della galassia del colosso americano.

Dalle prime ricostruzioni alla base del guasto ci sarebbe stato il crollo di un datacenter in Europa, a Francoforte. Al quale sarebbero seguiti una serie di errori nel processo di back-up, cioè di ripristino. Questo spiegherebbe i tempi lunghi per la riattivazione, nella “caduta” oltre a Dazn sono stati coinvolti anche altri operatori europei, fra questi Viasat.

Comcast Technology Solutionsnon è stata in grado di risolvere velocemente applicando le previste procedure, pur avendo ricevuto informazioni tempestive e collaborazione immediata” ha spiegato la tv in streaming. Che dopo una trattativa serrata ha vinto l’asta sulla serie A battendo Sky, con un’offerta da 840 milioni a stagione. È un cambiamento importante nel sistema italiano, con il digitale che supera il sistema televisivo: approvato con il sì di 16 club. I club che hanno detto “no” invece chiederanno spiegazioni sul black out nell’assemblea della Lega serie A di domani.

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