Verde: “Montella è stato importante per la mia crescita. Cerco sempre di essere me stesso, ma cerco anche di prendere spunto da molti giocatori importanti”

football X

Grande evento organizzato dalla Nike, sempre più presente nel panorama del calcio da strada: lunedì si è svolto Nike Football X, l’evento di street soccer quattro contro quattro a porte ridotte nel quale si sfidano i ragazzi della maggiori capitali europee (Madrid, Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi e Roma). La città di Roma per l’occasione è stata divisa in quattro quadranti, ieri era il turno di Roma nord-ovest: i vincitori si sfideranno al centro della città in un torneo all’ultimo respiro per decretare i migliori calciatori di strada della Capitale.

Presenti il talentuoso calciatore della Roma Daniele Verde e il promettente tennista Gianmarco Moroni, che dopo aver parlato con 30 ragazzi al Nike Store Cola di Rienzo, si sono diretti al campo per la premiazione fra la sorpresa dei partecipanti e hanno messo in scena una partita di calcio tennis scambiando alcuni palleggi coi ragazzi. Queste le dichiarazioni rilasciate da Verde a Mai Dire Calcio:

Ciao Daniele, siamo qui all’evento Nike Football X della zona Nord Ovest di Roma. Secondo te quanto è importante questa vetrina per i ragazzi?
Sicuramente. Non conosco molto bene il torneo, ma in qualunque posto le persone vengono valutate e se qualcuno ha talento gli auguro di avere tanta fortuna.

Sei di Fuorigrotta, il quartiere dello Stadio San Paolo. Cosa ha significato per te dover arrivare fino a Roma per avere una chance a livello di settore giovanile? Ci sono state incomprensioni?
La rivalità non c’è fra settori giovanili, sono due società molto legate e io all’età di 14 anni ho avuto la possibilità di entrare nella Roma e ho sfruttato la mia occasione.

In campo indossi la maglia numero 53, c’è un perché dietro questa scelta?
No, è stata una scelta della società. E’ stata una scelta improvvisa perché non sapevo neanche io di essere convocato nella prima partita e mi hanno dato un numero loro: da allora lo considero il mio numero fortunato.

Quali sono i giocatori a cui ti ispiri maggiormente sul panorama internazionale?
Cerco sempre di essere me stesso, ma cerco anche di prendere spunto da molti giocatori importanti.

Nei Giovanissimi hai avuto Montella come allenatore: cosa ha significato avere l’attuale mister della Fiorentina come allenatore per la tua crescita personale?
Personalmente ha significato tanto, lui è una persona molto seria che tratta ogni singolo giocatore come tutti gli altri, è una cosa molto importante.

Capitolo Nazionale: hai segnato un gol in tre presenze con l’Under-19. Il gruppo di Di Biagio per l’Europeo sembra ormai formato, pensi al prossimo biennio per importi nell’Under-21?
Sfortunatamente non ero ancora pronto con l’età per affrontare questo Europeo, però cerco di conquistarmi un posto per il prossimo biennio.

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