Dal tecnico al rapporto con i tifosi. Roma: la ripartenza in 5 mosse

Ora che la stagione è finita e la ferita dell’addio di De Rossi è ancora lì che sarà della Roma? Già, perché la sensazione è quella di una società in confusione. Il primo nodo da sciogliere è capire chi guiderà la squadra del rilancio. In pole position c’è Gian Piero Gasperini, il tecnico dell’Atalanta dei miracoli. La Roma lo ha scelto, ora aspetta di capire cosa deciderà. Gasperini ieri sera si è visto con il patron Percassi, ma alla festa per la Champions. Non si è parlato di futuro, i due lo faranno oggi o al massimo domani. Insomma, nelle prossime 48 ore si dovrebbero avere le idee più chiare. Il tecnico da una parte è tentato dai giallorossi, dall’altra sa che lasciare Bergamo ora è dura. Vorrebbe avere però più potere, fare un po’ il manager all’inglese, ma questo vorrebbe dire «invadere» la sfera di competenza di Sartori. Con Percassi si ragionerà anche di questo. Se Gasperini dovesse decidere di restare a Bergamo, le alternative in casa giallorossa si chiamano Giampaolo e De Zerbi. E poi c’è da definire il ruolo di Francesco Totti, che dovrebbe essere nominato direttore tecnico in vista della prossima stagione. La Roma deve cercare di ritrovare il prima possibile un feeling con i propri tifosi. Come fare è dura immaginarlo, tanto è vero che sembra che il lancio della stessa campagna abbonamenti sia stato posticipato di qualche giorno. Adesso sarebbe troppo impopolare come mossa. Ultima sfida, lo stadio di Tor di Valle. Di questo se ne occupa il vicepresidente Mauro Baldissoni, con il club che ha ripreso i fili del discorso con il Comune. Il risultato delle Europee non aiuta, visto il flop del M5S, alla guida del comune. Bisognerà poi aspettare l’indagine per abuso d’ufficio su Virginia Raggi, facile che per l’eventuale convenzione urbanistica si vada a settembre. Lo riporta La Gazzetta dello Sport. 

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