Il Messaggero (F. M. Magliaro) – Il primo passo per dare il via ai lavori a Pietralata sarà il voto del Consiglio comunale, chiamato a confermare il pubblico interesse al progetto. Si tratta della cosiddetta verifica di ottemperanza, introdotta dall’assessore all’Urbanistica Veloccia per controllare che il progetto depositato rispetti le prescrizioni del preliminare di due anni fa.
Il controllo riguarda aspetti come ponti, parcheggi, parco, aree verdi, isolamento acustico dell’ospedale Pertini e studi sulla mobilità. La verifica non è dettagliata: il controllo approfondito spetta poi alla Conferenza dei servizi decisoria. La relazione della verifica sarà discussa in commissione e poi votata in Aula.
Dopo il via libera politico, la Roma potrà depositare il progetto definitivo, che passerà alla Conferenza dei servizi (gestita dal Commissario agli Stadi o dalla Regione). Se il parere sarà positivo, sarà possibile richiedere al Comune il permesso di costruire. Successivamente, seguirà il bando europeo per l’appalto, con prelazione garantita al club.
I tempi sono incerti: la Roma stima due anni dalla posa della prima pietra per completare stadio, parcheggi e opere collegate. Tra le incognite ci sono ricorsi dei No Stadio, scavi archeologici, modifiche al Piano Territoriale Paesistico e la possibile nomina tardiva del Commissario agli Stadi, attesa da settembre.



