La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Dal Chievo al Chievo: dalle lacrime di Totti e De Rossi per un «Roma Roma Roma» cantato da quasi 20mila tifosi al Bentegodi, all’ultima trasferta del capitano, con un sogno neanche troppo nascosto. E chissà se anche stavolta ci sarà un po’ di commozione, con i tifosi che saranno molti di meno – circa 1.700 –, ma la speranza è un po’ la stessa di sette anni fa. Riposta anche in un ex come Aleandro Rosi che nel 2010 provò a fermare l’Inter con il Siena senza riuscirci e domani, allo Stadium con il Crotone, proverà a fare lo stesso contro la Juventus.
RICORDI – Della Roma che il 16 maggio del 2010 si giocava il campionato contro l’Inter sono rimasti solo Totti e De Rossi, entrambi con il contratto in scadenza. Ma se il primo con ogni probabilità smetterà, il secondo rinnoverà e avrà la possibilità di riprovarci. Totti no, i sogni scudetto forse termineranno in questo weekend: la Roma gioca a Verona, la Juve domani in casa con il Crotone ed è in corsa per il triplete, proprio come l’Inter di Mou nel 2010. Quella Roma lì, che aveva salutato Spalletti ad agosto e aveva scoperto in Ranieri un allenatore capace di portarla a un passo dal titolo, aveva perso in casa contro la Samp tre settimane prima, ma per 36’ è stata campione d’Italia. Il gol di Vucinic a Verona, la speranza di farcela, poi la rete di Milito a Siena a spazzare via i sogni di gloria.
SOGNI E DELUSIONI – In campo, nel Siena, Curci, autore di almeno 4 parate importanti, e soprattutto Rosi, l’unico a sfiorare il gol con un tiro cross che aveva fatto gridare al miracolo mezza Roma. Dalle 15.41 alle 16.17 di quel 16 maggio Totti e De Rossi hanno sognato da primi in classifica, stavolta non c’è pericolo di illusioni e delusioni cocenti, ma andare a dormire con la Juve distante appena un punto qualche pensiero, sicuramente, alla Roma lo farà venire. E pazienza se ieri Spalletti ha cercato di essere quantomai realista, rimandando eventuali appuntamenti con fioretti e scaramanzie alla settimana prossima.
VECCHIO AMICO – La settimana dell’ultima partita di Totti, a cui avrebbe voluto assistere anche Rosi. Di recente Francesco gli ha mandato una maglia, in settimana ha compiuto trent’anni, e visto che si parla di sogni, il suo, neanche a dirlo, è quello di aiutare il Crotone a conquistare una salvezza che qualche settimana fa sembrava davvero un miraggio. Per farcela, deve fare punti allo Stadium e rovinare alla Juve la festa, e se questo poi dovesse servire ad aiutare la squadra di cui è tifoso ben venga. Lui ci metterebbe la firma, il suo vecchio allenatore e i suoi vecchi amici anche. Intanto, però, la Roma deve battere il Chievo oggi pomeriggio. Poi, come diceva lo striscione esposto proprio al Bentegodi sette anni fa, «to be continued…».