Dai polacchi agli hoolingans inglesi. I «rinforzi» arrivano dall’estero

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Il TempoOggi il primo derby di Roma senza tifosi nelle curve. Ma è massima allerta. Perché, come annunciato dalla Questura, «potrebbero giungere nella capitale ultras del West Ham, del Real Madrid e del Wisla Cracovia». Una cinquantina di inglesi sono arrivati ieri sera e hanno cenato con gli ultras laziali. Gli altri si vedrà. Il sostegno al tifo organizzato della capitale di gruppi provenienti dall’estero non è una novità. Il mondo ultras si muove con regole simili a quello dei black bloc. L’appello sul web, i biglietti aerei on-line e via all’appuntamento. All’Olimpico li abbiamo già visti nell’ultimo derby del 27 maggio 2015. Bande di hooligans neofascisti invadono Roma per affiancare i sostenitori della Lazio. Vengono dall’Inghilterra, dalla Bulgaria, dalla Spagna, dalla Polonia. In città, prima del match, si fanno fotografare con il braccio destro teso al cielo. Ma anche sull’altra sponda del Tevere le alleanze non mancano. Una parte del tifo giallorosso è gemellata con le frange violente ultras del Panathinaikos e del CSKA Mosca. Difficile controllare gli spostamenti. Facile capire invece il motivo delle legioni straniere in trasferta: il nemico del mio amico è mio nemico. E oggi, al di la del muro, ci sarà lo Stato italiano.

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