Quando mancano i risultati ci si innervosisce, ci si fa male di più e si recupera con più fatica. Non basta l’allenatore, serve sempre altro. I problemi, come riporta Il Messaggero, sono altri e Di Francesco li chiama “gli atteggiamenti“, quelli che per Spalletti erano “i comportamenti“. In campo si traduce con applicazione tattica, concentrazione e morale. Ad esempio Pastore può perdere la palla, ma poi deve rincorrere l’avversario. Stasera c’è bisogno di fatti, Dzeko deve ritrovare la serenità: quella che gli faceva apparire il sole anche quando a Roma c’erano le nuvole, oggi è il contrario. Alla Roma servono i suoi gol e i suo vecchi atteggiamenti, quelli giusti, quelli che trascinano.