Da Caicedo a Pellegrini: il lungo derby che accende Lazio-Roma

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini – S.Cieri) – Lazio e Roma, nel derby di questa sera, ruberanno la scena a tutto il calcio del nostro Paese per diventare la vetrina del mondo, visto che soltanto fra i titolari sono rappresentate 11 nazioni: Italia, Spagna, Francia, Brasile, Romania, Serbia, Olanda, Inghilterra, Armenia, Bosnia ed Ecuador. A fare più strada sono stati i biancocelesti, che hanno in Caicedo quello venuto da più lontano. Chi in pratica tra i titolari non si è mosso da casa è solo uno, Lorenzo Pellegrini, l’unico romano rimasto (Cataldi è infortunato) a sentire il derby sulla propria pelle, come un tempo facevano Nesta, Di Canio, Totti, De Rossi e tutti quelli che hanno contribuito a scrivere pagine di una mitologia che all’improvviso sembra diventata fuori moda.

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Sarà lui a dover guidare tutti i giocatori della Roma che stasera vedranno i derby per la prima volta, come Karsdorp, la cui sfortuna dal punto di vista degli infortuni finora lo ha privato di giocare la Stracittadina, o lo spagnolo Villar e l’armeno Mkhitaryan. Chi invece aspetta il derby come una specie di rivincita personale è senz’altro Pau Lopez. Nella scorsa stagione l’errore che propiziò il pareggio della Lazio è stato l’inizio del suo periodo negativo.

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