Crotone, Tumminello: “Il campo mi mancava tantissimo. L’unica cosa che ci può far salvare è essere compatti e uniti” – VIDEO

Marco Tumminello, attaccante della Roma ora in prestito al Crotone, ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito del suo rientro all’attività agonistica. Dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio, l’ex primavera classe ’98 non è praticamente mai sceso in campo in questa stagione. Queste le sue parole sui canali ufficiali del club calabrese:

 

Quanto ti è mancato il campo?
Il campo mi mancava tantissimo, soprattutto lo stadio di casa. Ben sei mesi e mezzo che aspettavo di riprovare questa emozione di tornare tra i tifosi rossoblù ed è stato un piacere ritornare. In questi sei mesi ho cercato di dare una mano anche da Roma, facendo riabilitazione. Non ho mai smesso di seguire la squadra anche in trasferta, quando potevo l’ho sempre accompagnata nei momenti buoni e nei momenti difficili. Secondo me l’unica cosa che ci può far salvare è essere compatti e uniti.

Rientro con il Torino?
Quando sono entrato il mister mi ha detto: dai tutto, rincorri tutti i palloni, e io ci ho messo del mio anche avendo paura. Appena entrato dopo sei mesi e mezzo, dopo l’intervento al ginocchio avevo un po’ di paura nella mia testa, però dopo aver fatto il primo contrasto in gara la mia testa si è liberata e da là è proseguito tutto. Quando entro anche gli ultimi 5 minuti dò sempre una mano alla squadra. Ieri, quei palloni che mi sono arrivati, pochi o tanti, ho cercato di giocarli al meglio per far rifiatare e portare la squadra più alta possibile per farla vincere.

Quando pensi di riuscire a raggiungere i 90 minuti nelle gambe?
I 90 minuti li vedo ancora lunghi, ma pian piano dopo gli allenamenti, i contrasti nelle partite e le corse intermittenti, spero di recuperare il più presto possibile.

La sfida contro il Genoa?
Sarà una gara dura, come lo saranno tutte, sia in casa che fuori casa. Quindi dobbiamo cercare di lottare da qui all’ultimo su ogni pallone che ogni domenica peserà sempre di più, quindi dovremo essere bravi e forti a non farci condizionare né dall’avversario né dal pubblico, ma dobbiamo contare solo su di noi.

 

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