Così non Var… anche per Nicchi: «È inconcepibile»

Più che la sentenza in sé, «errore inconcepibile», colpisce che a emetterla sia stato Marcello Nicchi: se stavolta nemmeno il capo degli arbitri se l’è sentita di prodigarsi in una difesa d’ufficio solitamente scontata, significa che la svista dell’Olimpico era davvero troppo grave e il danno d’immagine troppo pesante. Sa molto di un’ammissione di colpa: Fabbri, addetto alla Var in Roma-Inter, avrebbe dovuto richiamare l’attenzione dell’arbitro Rocchi in occasione dell’intervento falloso su Zaniolo. Invitarlo a riesaminare le immagini al monitor a bordo campo non era un’opzione ma un dovere, non averlo compiuto è stata una mancanza indifendibile. «Non riesco a capire come si sia potuto fare un errore del genere – ha aggiunto Nicchi, le cui parole hanno fatto rumore anche dentro l’Aia – ma se ne occuperà il designatore». Rizzoli ha già deciso: turno di stop per Fabbri e possibile sanzione anche per Rocchi, ieri premiato come migliore arbitro al Gran Galà dell’Aic, dove si è limitato a commentare «la Var è uno strumento che ci dà una mano ma va migliorato» e dove ha incrociato Totti che ieri non ha aggiunto altro «sennò mi radiano ». L’origine dei mali, è la tesi di molti, è che ora si vadano a rivedere sempre fuorigioco e tocchi di mano perché episodi oggettivi, ma non i falli. Intanto la Var dal 2019 arriva anche in Champions League. Lo riporta il quotidiano Corriere della Sera.

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