C’è qualcuno che lo chiama “L’elettricista” a significare che quando è in campo lui la luce torna a splendere sulla Roma. Con Totti è tutta un’altra storia. Soprattutto quando gioca dal primo minuto. Parlano i numeri. Perchè con il capitano in campo dal via, la Roma ha fatto sette su sette. Sì, sette vittorie nelle prime otto partite di campionato.
Lo score della Roma senza Totti cambia radicalmente. Anche in questo caso le partite sono sette, con tre vittorie e quattro pareggi. Per tredici punti che fanno una media di 1,86 a partita. Buona ma non eccezionale. Leggermente più alta nelle due gare in cui Francesco è entrato in corso d’opera: una vittoria e un pareggio per quattro punti e una media di due a partita.
Il capitano ha nelle gambe una settimana in più di lavoro dopo il via libera dei medici e dopo la mezz’ora di San Siro contro il Milan. Contro il Catania si comincia con il capitano, nella speranza che trovi subito l’idea giusta per andare in gol o per mandarci qualcuno dei suoi compagni di squadra. Se poi Totti avrà problemi di tenuta atletica, si accomoderà in panchina a partita in corso. Non è in attacco che mancano le alternative al tecnico francese. Anche se Totti è Totti è un altro come lui non c’è.
La Roma dovrà abituarsi pian piano a giocare (e a vincere) anche senza Totti.Lo ha fatto anche nelle sette partite in cui il capitano è stato assente, ma con evidenti cali di rendimento offensivo. Con lui in campo, quasi inutile rimarcarlo, la squadra gira meglio dal centrocampo in su. Le occasioni da gol si raddoppiano. Se ne avvalgono soprattutto gli attaccanti, primo fra tutti Gervinho. Con Totti in campo migliorano sensibilmente anche le prestazioni di Florenzi (che oggi potrebbe giocare sulla linea dei centrocampisti) che studia il capitano da quando faceva il raccattapalle all’Olimpico e sognava di giocargli al fianco.
Tre gol e quattro assist vincenti, il capitano giallorosso è anche giocatore in grado di risolvere (ancora) la partita da solo.
