Corriere dello Sport – Pallotta ha tolto i dubbi al tecnico. Non c’è un piano B

Roma-Chievo Pallotta stadio Olimpico PR

Se la pazienza è la virtù dei forti, si può ben dire la Roma è forte, visto che ne ha da vendere. Baldini e Sabatini sono a caccia di un nuovo allenatore dal giorno dopo l’esonero di Zeman e, pur sperando che Andreazzoli facesse una sorta di miracolo (riuscito a metà, almeno per ora) hanno dato subito inizio ad una caccia ponderata. Hanno fatto le cose perbenino i dirigenti romanisti. Scottati stavolta dalle due scelte precedenti, sbagliate per stessa ammissione di Baldini (Luis Enrique e Zeman), diggì e diesse si sono messi sulla tracce di due nomi di assoluta garanzia, sui quali nessuno in futuro potrebbe aver da ridire quanto a scelta razionale, pensata. Allegri e Mazzarri sono i due allenatori di rango e di collaudata affidabilità che cambieranno panchina.La Roma ha contattato entrambi per tempo, ricevendo un ok di massima. Poi ha virato decisamente su Allegri quando Mazzarri ha scelto di prendere tempo, di guardarsi meglio intorno, dove c’era l’Inter… 

DISPONIBILITA’ – Allegri invece ha sempre confermato la sua disponibilità a voler guidare la squadra giallorossa, solo che a differenza di Mazzarri, libero dal primo luglio, il livornese deve riuscire a liberarsi dal Milan. Che lo osteggia nella figura del presidente Berlusconi ma che vanta un accordo firmato fino al 30 giugno del prossimo anno. Dunque è il Milan che ha il… contratto dalla parte del manico e la Roma non può far altro che aspettare. Perchè in tutta questa vicenda è chiaro che la Roma non poteva scegliere il suo prossimo allenatore ma doveva proporsi, offrirsi e sperare di essere scelta da un nuovo tecnico. Quel tecnico è Allegri e Sabatini ovviamente non molla la presa, spera che la querelle milanista si chiuda positivamente nei prossimi giorni e pensa ad un annuncio tra lunedì e martedì. Non certo prima, visto che di mezzo c’è la partita più importante della Roma in questa stagione: la finale di Coppa Italia che incidentalmente è anche un derby.  (…) Una telefonata di Pallotta ha sgombrato definitivamente il campo da dubbi residui. La Roma aspetta che Allegri risolva il suo rapporto col Milan per dare l’annuncio. Non può far altro, per ora.
PIANO B – In realtà non esiste. L’emergenza scatterebbe solo nel caso, improbabile, che Allegri si ritrovasse prigioniero del Milan, pagato da Berlusconi per starsene nella sua Livorno a meditare tra un cacciucco e l’altro sul perché di una simpatia mai nata tra lui e il Cavaliere. Solo in questo caso la Roma sarebbe costretta a trovare alternative. Che potrebbe trovare direttamente a Trigoria nel caso che (pronti con gli amuleti…) Andreazzoli riuscisse a centrare il prezioso traguardo finale: la decima Coppa Italia (nessun club ci è mai riuscito) e la qualificazione in Europa League, direttamente dalla fase a gironi. Sarebbe difficile a quel punto, con Allegri e Mazzarri “persi”, dare il benservito ad Andreazzoli senza avere in mano un valido nome come alternativa. Se invece la finale dovesse andar male, allora un piano B si dovrà metter su in un baleno. Tornerebbero in corsa nomi già fatti negli ultimi mesi come Pioli e Panucci ad esempio. (…)
Corriere dello Sport – R.Boccardelli

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