La Gazzetta dello Sport – Buu razzisti, Juan zittisce la curva laziale

E pensare che solamente venerdì scorso c’era stata l’iniziativa in Campidoglio, con Roma e Lazio unite per dire “No al razzismo e all’antisemitismo”. Tutto inutile, o quasi, almeno vedendo quanto successo ieri all’Olimpico, quando dopo pochi minuti della ripresa un intervento difensivo di Juan sotto la curva Nord è stato subissato dai buu razzisti dei tifosi della Lazio. Juan ha reagito d’istinto, con il dito indice sul naso a volerli zittire. “Mi dispiace, credo dimeritare rispetto—dice alla fine il difensore della Romacome io ne ho sempre avuto per i tifosi della Lazio, anche ogni volta che abbiamo vinto un derby”.

Tutto inutile – Ed invece i buu sono andati avanti, ogni volta che Juan toccava il pallone. “Una cosa che non mi era mai successa, neanche in Brasile o Germania—continua JuanMi dispiace perché eravamo entrati con lamaglia contro il razzismo, volevamo trasmettere qualcosa di buono, in un derby sentito,ma bellissimo da giocare e vedere. Il gesto? Io ho rispetto della Lazio e dei suoi tifosi, credo di meritare lo stesso”. In campo, la solidarietà è stata immediata. Da De Rossi, ma non solo. “Non solo dalla mia squadra, ma anche da giocatori come Klose, Dias eMatuzalem. Mi dicevano tutti di stare tranquillo, ma io lo ero: ho la personalità giusta per esserlo, anche in questi casi”. Allora meglio pensare al ginocchio destro, che lo ha costretto ad uscire e che oggi sarà sottoposto a risonanza magnetica. “Mi fa male, ho avuto una distorsione, spero di tornare presto e di dare una mano alla Roma fino alla fine”, chiude il giallorosso.

Reazioni – Al brasiliano l’abbraccio più bello glielo ha offerto Daniele De Rossi, in campo. “Juan è stato bravo, credo si sia anche limitato molto—dice De Rossi —. Ci sarà chi prenderà delle decisioni a riguardo e che, se vedrà e sentirà questi cori, saprà punirli.Mai cori razzisti li fanno i tifosi di mezza Serie A, sarebbe da cambiare la mentalità”. O sospendere le partite, come ha minacciato Bergonzi a Mauri. “Ma questa non è la soluzione, non si giocherebbe mai — chiude Luis EnriqueSuccede in tutti i paesi, non solo in Italia. Cerchiamo di combattere il problema, ma non so quale possa essere la soluzione”. Vero. Del resto, l’intelligenza non è un dono proprio di tutti.

La Gazzetta dello Sport – Alessandro Pugliese

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