Copa America, da Baroja a Enner Valencia. 11 consigli per gli acquisti

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La Gazzetta dello Sport (G. Di Feo) – Sarà perché parecchi sono carte conosciute, sarà perché l’età media delle nazionali è alta, sarà perché le norme sugli extracomunitari incoraggiano un’attività di scouting meno estesa, fatto sta che per la Copa di osservatori italiani se ne sono visti pochi. In prima fila il Milan, poi qualche puntata di Juve e Atalanta. Dall’estero invece c’è chi si è mosso in grande stile: per il City ci sono Beguiristain e il tecnico Pellegrini, presenti le big tedesche (Bayern, Borussia, Leverkusen, Schalke), attiva la Real Sociedad. Sì, non è che vai lì a prendere appunti su Messi o Vidal, però la prima fase della Copa ha espresso qualche nome che val la pena segnarsi.

BAROJA – 25 anni, portiere, Venezuela. La vinotinto è uscita con l’onore delle armi, e lui è tra quelli che le ha onorate di più. Il c.t. Sanvicente l’ha preferito al più quotato Hernandez e ha avuto ragione: non altissimo ma sicuro in uscita, bravo a comandare la difesa e con riflessi incredibili. Con la Colombia visto fare miracoli nella stessa azione su due pali opposti, come se avesse le molle ai piedi. Non è mai stato in Europa, eccezion fatta per un provino a La Coruña da ragazzo, ha un contratto col Caracas fino al 2016 e passaporto comunitario: da puntarci a occhi chiusi.

ZAMBRANO – 25 anni, difensore, Perù. Lui in Europa ci gioca da tempo, e sempre meglio. Lo Schalke lo prese a 16 anni e non si è mai schiodato dalla Bundesliga. Centrale o terzino destro, duro, veloce, pochi fronzoli, carattere da leader: imprescindibile nella difesa di Gareca. Le big (Liverpool soprattutto) lo monitorano da tempo, in primavera era stato accostato al Milan e avvistato a Milano, ma era un viaggio di piacere. Sta trattando il rinnovo con l’Eintracht, occorre muoversi subito.

BRUNO VALDEZ – 22 anni, difensore, Paraguay. L’eccezione di Diaz: porta in Cile un gruppo in là con l’età, e poi lancia lui. Fisicamente è un toro e salta tanto, oltre a uscire bene palla al piede: in una difesa a 3 europea potrebbe esplodere. Colonna nel Cerro Porteño che ha vinto il campionato, contratto fino al 2018.

LAWRENCE – 22 anni, difensore, Giamaica. In una squadra con tanti inglesi e americani che difficilmente devieranno da quel percorso, lui ha le qualità per evolversi altrove. Veloce, atletico, fa tutta la fascia, tutt’altro che ingenuo in difesa. Ha messo in difficoltà Messi, fece lo stesso con Shaqiri in amichevole. Ancora grezzo, ma quello che non sa glielo si può insegnare. In Mls a New York guadagna bene, ma cambiare non sarebbe un brutto investimento.

GONZALEZ – 21 anni, esterno, Paraguay. Nome noto ai più, che Diaz usa come guastatore: lo fa entrare, e lui cambia marcia alla gara. Gli manca la continuità, però quelle 2-3 accelerazioni a match che si concede fanno male. E pressa cattivo, non ci sta a perdere. Situazione di mercato nota: Paulo Sousa l’ha svezzato a Basilea e lo vorrebbe a Firenze specie se parte Salah. Pellegrini s’è segnato il nome…

ARANGUIZ – 26 anni, centrocampista, Cile. Il vero obiettivo del City è il cileno, col suo dinamismo e quei tempi di inserimento che in una squadra che corre lo portano in area con frequenza da punta. Un annetto fa era dell’Udinese, che non lo tesserò per mancanza di posto da extracomunitario per vederselo sfilare dall’Internacional. Peccato…

SANCHEZ – 29 anni, centrocampista, Colombia. Sartori passò un’estate intera a cercare di portarlo al Chievo dal Valenciennes. Sarebbe stato un colpo da novanta: fisicamente una roccia, ottime capacità di distribuire il pallone, duro in interdizione (nella scorsa Copa non la fece vedere a Messi). All’Aston Villa ha contratto fino al 2018: pagato 5 milioni, per strapparlo serve offertona.

GUERRA – 29 anni, centrocampista, Venezuela. Se vi serve un esterno/mezzala tuttofare che unisca qualità a dinamismo, c’è El Lobito . Piccolino, ma stupisce: di rado sbaglia una scelta nonostante ami giocare a velocità elevata. L’anno scorso è emigrato per la prima volta firmando all’Atl. Nacional in Colombia, ma il cartellino è Mineros; chi non ha paura di scommettere una telefonata all’agente potrebbe spenderla.

JM CORONA – 22 anni, esterno, Messico. Tecatito ha tutto per diventare un top player. Alla capacità di saltare sempre il suo uomo ha unito anche il passaggio giusto appena dopo. Due anni in Eredivisie lo hanno fatto maturare, si vede ancora un po’ a intermittenza però ha mostrato una fame agonistica che lascia ben sperare. Lo vuole il Psv per sostituire Depay, a cifre consone è un calciatore da prendere a tutti i costi.

VARGAS – 25 anni, attaccante, Cile. Sì, Edu Vargas. Che Sampaoli nella Roja ha fatto tornare il predatore da contropiede che lui stesso aveva lanciato ai tempi della U de Chile. Situazione spinosa con il Napoli: al ritorno dal terzo prestito, ha un solo anno di contratto, a De Laurentiis farebbe comodo vendere per monetizzare ma Edu fretta non ne ha. E con la Copa che sta giocando, 2 gol e tanti sprint, le interessate aumentano.

VALENCIA – 26 anni, attaccante, Ecuador. Conferma in Copa quello che aveva già mostrato al Mondiale (3 gol): se c’è da correre, fa male. Prima punta atipica, a 1.74 si fa rispettare anche di testa e difende bene palla in area. Può diventare il crack di una squadra media (ci pensa la Samp) o evolversi in un tonico da panchina in una big, certo è che viene da un anno non brillante al West Ham. E che quindi gli Hammers potrebbero cederlo a meno dei 14 milioni che lo pagarono l’anno scorso dal club messicano Pachuca.

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