Conte: “Al momento non ci sono le condizioni per la ripresa del campionato”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti le indicazioni per la  fase 2 a cui l’Italia andrà incontro da lunedì. Queste le parole del premier:

Ieri abbiamo approvato il decreto che da lunedì ci consente di entrare a pieno regime nella fase due. Abbiamo anche ultimato il Dpcm. Affrontiamo la fase 2 con voglia di ricominciare, ma con prudenza. Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva dei contagi potrà tornare a salire. Dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere, ci ritroveremmo con un tessuto produttivo, sociale fortemente danneggiato. Abbiamo attuato flussi di informazione per tenerci sempre informati e intervenire su casi e luoghi circoscritti. Le regioni collaboreranno con noi per far rispettare tutte le misure di sicurezza: Le abbiamo coinvolte nell’elaborazione di linee guida e insieme vigileremo. Siamo nella condizione di attraversare e affrontare questa fase due con fiducia e senso di responsabilità. Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, i servizi legati alla cura della persona, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pub, a patto che le regioni accertino che la curva dell’epidemia è sotto controllo.  Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi anche tra gli Stati Ue senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo favorirà anche la ripresa del turismo. Dal 15 giugno riaprono teatri, cinema, e sarà a disposizione dei nostri bambini un ventaglio di offerte e di attività ludico e ricreative. Le regioni potranno ampliare queste misure e nel caso restringerle. Riaprono gli stabilimenti, le celebrazioni liturgiche secondo le linee guida del protocollo anti contagio che abbiamo sottoscritto. Riprendono anche gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche il calcio. Da lunedì ci si sposterà all’interno della regione senza alcuna limitazione, quindi via le autocertificazioni. Si potrà andare dove si vuole: nei negozi, in montagna, al mare. E riprende la vita sociale. Rimane il divieto di uscire per chi è positivo al virus e per chi è in quarantena o ha sintomi. Resta il divieto di creare assembramenti. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro. Raccomandiamo di portare la mascherina, in alcuni casi sarà obbligatoria. Da una regione a un’altra ci si può spostare per i motivi già noti. Gli spostamenti interregionali sono limitati fino al 3 giugno. Se i dati continueranno a essere incoraggianti, potremo tornare a muoverci in tutta Italia senza limitazioni. Per avventurarsi a dare una data per la ripresa del campionato bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c’è. Il ministro Spadafora sta seguendo con grande attenzione il mondo dello sport, è molto responsabile come tutto il Governo. Bisogna prima capire e aspettare che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in condizioni di massima sicurezza”.

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