Conferenza stampa di presentazione di Pastore: “Avevo tanta voglia di tornare in Italia, voglio dimostrare chi è il vero Flaco” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (da Trigoria F.Biafora) – Dopo l’arrivo di ieri pomeriggio a Ciampino e le visite mediche questa mattina a Villa Stuart per Pastore è arrivato il momento della conferenza stampa di presentazione a Trigoria. Col Flaco anche il direttore sportivo Monchi ed il suo agente Marcelo Simonian. Queste le loro parole:

Cosa ti ha spinto a scegliere la Roma?
I motivi sono semplici, è una grande squadra, che sta crescendo tanto e il mio agente stava parlando con Monchi da un paio di mesi. La scelta in questo momento è stata più facile, è una bellissima squadra e una bellissima città, la verità è che avevo pure tanta voglia di tornare in Italia.

Quali sono le sensazioni di queste prime ore in giallorosso?
Sensazioni molto belle, sapevo che il tifo qua è molto caldo. Non mi aspettavo tanta gente come ieri all’aeroporto, mi fa molto piacere e mi mette voglia di fare bene, per cominciare quest’anno alla grande ed è la cosa più bella del calcio sono i tifosi, la gente, che stanno sempre dietro ai calciatori. Sono in una squadra, in una città dove il tifo si sente tanto.

Sei andato via molto giovane, ma a Parigi hai fatto cose buone ma non eccezionali. Un giudizio su te stesso, è giusto aspettarsi di più? Sei contento della carriera che hai fatto?
Sono molto contento della carriera che ho fatto. Sono arrivato a un PSG che non vinceva da tanto e in questi ultimi sette anni abbiamo vinto 19 titoli. Sono stato presente in tutte le partite, in tutti i campionati e sono felice, la squadra è cresciuta tantissimo, sono arrivati giocatori molto forti. Uno si deve adeguare alla posizione che ti tocca in ogni squadra. Io avevo scelto la mia e uno dei motivi per cui sono andato via è perché voglio nuove esperienze e tornare a sentirmi importante in una squadra. Spero di farlo qua.

In che ruolo ti vedi?
Il ruolo lo deciderà il mister. Io voglio presentarmi all’allenamento e allenarmi bene mettendomi a disposizione del mister. Ho parlato con lui un paio di volte, penso voglia schierarmi ala in questa squadra ma anche durante le partite cambia spesso. Non mi ha detto specificatamente il ruolo, sono disponibile a giocare dove vuole lui, non c’è nessun problema.

Quando hai saputo di venire alla Roma qual è la prima cosa che ti è venuta in mente? Che era la tua grande occasione per tornare il Pastore di una volta?
La mia idea era tornare per fare bene ed essere più importante rispetto a dov’ero prima, quelle sono le prime cose, sia che fosse la Roma che un’altra squadra. Ora che sono qua inizierò con i miei compagni, per porsi degli obiettivi, per fare bene quest’anno e migliorare quanto fatto l’anno scorso, dove hanno fatto un gran campionato e sono arrivati pure in semifinale di Champions che non è per niente facile. Sono tutte cose buone che hanno fatto e che sicuramente la società, l’allenatore e la squadra hanno voglia di rifare. Arrivo con la voglia di aiutare per fare meglio, questa è la cosa più importante.

Al PSG sei stato costretto ad arretrare il tuo raggio d’azione e ti sei specializzato nel ruolo di mezz’ala. Con Di Francesco hai parlato di questo? Se dovessi scegliere, in quale ruolo ti senti più a tuo agio?
Dipende dai compagni con cui giochi e la maniera di giocare della squadra, può cambiare. A Parigi ho fatto il trequartista, la mezz’ala o l’attaccante sinistro, dipendeva dal compagno che mi giocava vicino. Sono sempre state decisioni dell’allenatore. Dei 7 anni che sono stato lì, ho giocato trequartista dietro una punta il primo anno, ma dal secondo in poi sempre mezz’ala nei tre di mezzo. Nell’ultimo anno ho fatto più l’attaccante che mezz’ala, per metà della carriera ho fatto la mezz’ala, l’altra metà trequartista o l’attaccante. Per me non è un problema, mi adatterò alla formazione che manderà in campo il mister e mi metterò a disposizione della squadra per aiutare a fare meglio.

Di Francesco ti ha detto che giocherai ala? Sabatini ha detto che hai bisogno di sentirti importante…
No, mezz’ala scusami. Lui mi conosce bene e ogni volta che l’ho sentito parlare di me ha detto cose giuste. Lui mi ha portato in Europa. Io non soffro la concorrenza, non è un problema, ti fa migliorare. Il problema è quando non è concorrenza giusta, al PSG ci sono tanti giocatori ma giocano quelli che devono giocare, gli ultimi arrivati. Io ero lì da 7 anni, il primo anno ho giocato tutte le partite, il secondo pure, il quarto pure, poi è normale che quando si comprano tanti giocatori nello stesso posto diventa più difficile avere un posto fisso. Poi cambiando allenatore ogni due anni è ancora più difficile. Ogni allenatore ha i suoi gusti e ogni giocatore gioca in maniera differente. Coi giocatori che c’erano, l’anno scorso non potevo competere con Neymar. L’allenatore voleva che giocassi a sinistra al posto di Neymar e lì non c’è concorrenza perché Neymar gioca per forza perché è un fenomeno. Sono venuto a Roma per avere la concorrenza, per migliorare e sentirmi importante, è la cosa più importante che cerco adesso.

Un giudizio sul campionato italiano? La Roma può togliere il titolo alla Juventus?
Ho seguito sempre il calcio italiano da quando sono partito. La Juventus ha una squadra molto forte, ha vinto sempre il campionato ma negli ultimi due anni ha fatto un po’ più di fatica perché squadre come Napoli e Roma si sono rinforzate e hanno fatto bene. Un giocatore quando gioca a calcio vuole vincere, è normale. Non vengo qua per dire che il quarto o quinto posto va bene, ce la giocheremo per arrivare più vicini possibili alla Juventus, la cosa migliore sarebbe arrivare alle ultime 3 giornate con la possibilità di vincere, sarebbe fantastico. La cosa più importante ora è che io mi adatti bene alla squadra. Voglio cominciare bene con la squadra, poi si vedrà nel corso della stagione che è molto lunga. Speriamo di fare meglio.

Che impressione le ha fatto Monchi?
Ho parlato con lui, è una persona di cui mi hanno parlato bene tutti. E’ stato tutto più facile, parliamo la stessa lingua. È la persona giusta, lavora bene e ha fatto sempre grandi cose ovunque è stato. In Spagna è molto rispettato, ho molti amici che giocano lì e quando hanno visto la notizia che potevo venire qua mi hanno detto di andare parlandomi solo di Monchi. Abbiamo un bel rapporto, sicuramente continuerà cosi e speriamo di fare cose importanti insieme.

Qualcuno della rosa della Roma ti ha colpito particolarmente?
Ci sono grandi giocatori qui, la Roma l’anno scorso ha lavorato bene da squadra. Questa è la forza più grande di questa squadra. Penso che il Capitano abbia fatto molto bene nelle partite importanti. Avere un attaccante come Dzeko è importante, è uno che segna sempre, sempre predisposto a ricevere la palla da dietro. C’è Perotti, El Shaarawy, tutta gente che gioca bene e capisce il calcio. Quando inizieremo ad allenarci guarderò più da vicino le qualità di ogni compagno per sfruttarle al massimo. Mi piace capire come gioca ognuno, vedere le loro forze per provare a metterli al massimo.

Ha influito la tua famiglia sul ritorno in Italia?
Ai romanisti piacciono i giocatori grintosi… La famiglia mi ha aiutato nella scelta di Roma, mia moglie è di Palermo ed è molto felice quando è uscita la possibilità di tornare in Italia. Sono pronto e ho voglia di fare bene, sono un paio d’anni che non mi vedete al top. per me è una rivincita venire qua e far vedere a tutti il Flaco che avete conosciuto quando ero a Palermo.

[rl_gallery id=”495396″]

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti