Perotti: “Ruolo? Voglio solo giocare. La mia aspettativa è lottare per lo scudetto, fino alla fine e con qualsiasi squadra. Mi aspetto di fare più gol. Vorrei un Olimpico pieno” – FOTO e VIDEO

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Diego Perotti, calciatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa direttamente dal ritiro dei giallorossi. Queste le dichiarazioni dell’attaccante:

Cosa ti ha detto Spalletti? Può essere un vantaggio cominciare da subito la stagione?
“Ho avuto la fortuna di giocare già 5-6 mesi, è buono ora fare la preparazione con tutti. Non mi ha detto niente di particolare, non so se giocherò in mezzo come l’altra stagione o esterno, lo decide lui, io sono a disposizione, voglio solo giocare”.

Sei uno dei leader della squadra…
“Mi piace giocare, mi piace sentirmi importante ed aiutare. Non mi aspettavo di giocare subito, ma devo giocare di più per essere un leader, ho fatto solo 16 partite”.

Che aspettative hai su questo campionato? La Juve è irraggiungibile?
“Le mie aspettative personali dopo quanto fatto nell’altra stagione è lottare per lo scudetto. Sento che siamo una squadra che può farlo, possiamo lottare con Juve, Milan e Inter, con qualsiasi squadra. Per quello che abbiamo fatto possiamo lottare fino alla fine”.

Un tuo giudizio su Strootman?
“Nell’altra stagione avevo detto che Kevin poteva essere quello più importante. Vederlo allenarsi senza problemi è stata per me è una sorpresa, si è allenato tantissimo, come se non avesse fatto vacanze. E’ un leader, è fondamentale per noi, è importantissimo uno come lui in una squadra”.

Come ti sembrano i metodi di Spalletti?
“Sicuramente ogni allenatore è diverso, ognuno ha la sua maniera di lavorare, sia in campo che fisicamente, mi sento bene, mi piace come ci si allena, ci stiamo allenando bene, sia fisicamente che con la palla. Stiamo facendo un bel ritiro, manca ancora la tournée in America, sicuramente arriveremo molto bene sull’aspetto tattico e fisico”.

Ti senti di poter fare il ruolo di Pjanic e diventarne l’erede?
“Io sono a disposizione, quel ruolo l’ho fatto poche volte, quasi mai, però non ho problemi, voglio solo giocare ed aiutare. Se il mister pensa che io possa fare il ruolo che faceva Mire lo faccio senza problemi. Però non è il mio ruolo, dove posso dare il meglio, ma sono pronto per aiutare”.

Come è il tuo rapporto con Iturbe?
“L’ho conosciuto qua, pure con Paredes ci siamo conosciuti meglio. Mi piace tantissimo come giocatore, ha velocità, tiro e forza, può dare tanto alla squadra. Purtroppo non decido io, ma sarebbe un giocatore che può aiutare tantissimo, non si trovano giocatori con le sue caratteristiche”.

Quanto pesa l’assenza della Curva Sud? Vuoi fare un appello?
“Mi piacerebbe conoscere l’Olimpico con tutti i suoi tifosi, è vero che ho sempre giocato in stadi caldi con tutti i tifosi. Spero che tutto si risolva, così tutti possiamo stare insieme, per noi è un aiuto quando siamo in difficoltà, sentire i nostri tifosi che cantano ti dà quello che ti manca alla fine della partita quando non hai la stessa energia dell’inizio. Spero di trovare un Olimpico pieno”.

Chi ti ha colpito dei giovani? Che ne pensi di Messi e il suo addio all’Argentina?
“Me lo aspettavo, hanno parlato tante volte male e senza senso di lui, hanno ammazzato il miglior giocatore che abbiamo in Argentina, è il migliore che gioca a calcio. Ogni partita che si perde è colpa sua, secondo me ha fatto una cosa giusta, spero che torni, penso che tornerà, come calciatore e come tifoso spero non sia una decisione definitiva, magari dopo un po’ di vacanze cambierà pensiero. Dei ragazzi mi sono piaciuti un po’ tutti, in particolare Eros (De Santis, ndr)”.

Avete parlato delle dichiarazioni di Pjanic sulla Juve e le differenze?
“Sono sincero, ho letto ma non sentito. Quando si legge si cambia un po’ a volte, quello è il suo pensiero, preferisco non entrare in nessuna polemica”.

Cosa cambia per te giocare senza Pjanic? Spalletti ti ha chiesto qualcosa di particolare?
“Senza Pjanic si perde un gran calciatore, lui inventava, nelle partite chiuse poteva fare una giocata per aprirle. Non averlo è una perdita importante per noi, ma dobbiamo continuare, nel calcio è così, nessuno è indispensabile. Il mister ancora non mi ha parlato”.

Quanto ha influito il modo di giocare di Spalletti per aumentare il tuo score personale?
“Ho sempre detto che mi mancano i gol, devo migliorare in quell’aspetto, ogni partita o allenamento tento di cercare la porta, ma devo trovare di più la porta, devo calciare di più, mi aspetto di fare più gol”.

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