Conferenza stampa, Garcia: “La prima è sempre importante. Il destino della Roma è quello di vincere, dobbiamo essere all’altezza. Strootman tornerà più forte di prima, lo aspettiamo. Domani gioca Szczesny, Cole non sarà convocato” – FOTO e VIDEO

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L’allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Verona di Mandorlini. Queste le sue parole:

Nel pre-campionato c’è stata una crescita partita dopo partita. E’ fiducioso?

Abbiamo scelto questa preparazione, nelle tournée la squadra non era al 100% ma è un’esperienza che ti porta a migliorare. Abbiamo deciso di giocare contro squadre forti e chiudere la preparazione con un’amichevole contro i campioni dell’Europa League: abbiamo visto spettacolo e le premesse della nuova Roma. Entriamo nel vivo, nel campionato, dove le gare contano e ci sono 3 punti da prendere. Anche se nessuno può sapere al 100% a che livello è nella prima partita, noi non manchiamo di ambizioni e ci concentriamo solo su questa gara, che per noi conta. Voglio che tutto il mio gruppo sia concentrato: la prima è sempre importante.

Cosa si aspetta dalla stagione?

Dobbiamo giocare con ambizione, il Verona ha qualità e specificità nel gioco, dobbiamo essere bravi a contrastare mettendo in campo il nostro gioco e le nostre qualità. Sul campionato abbiamo sempre le stesse ambizioni, non sono cambiato, sono venuto qui per vincere dei titoli, quest’anno faremo di tutto per vincere trofei. L’obiettivo primario, come sempre, è quello di qualificarci in Champions. Sono due anni che sono qua, questa stagione, lo vediamo ogni giorno qui fuori da Trigoria, ha tanto entusiasmo e tante ambizioni, ci sono tante convinzioni, le certezze nel calcio non ci sono, ma ho convinzioni forti. Chiedo a tutti noi, giocatori, allenatori, società, di giocare insieme, per usare un termine calcistico, chiedo poi ai tifosi di giocare con noi. Quando siamo insieme facciamo il bene della Roma, quando non siamo insieme non lo facciamo. Io sono arrivato in un contesto un po’ difficile, il primo anno abbiamo fatto benissimo, l’anno scorso abbiamo avuto difficoltà nella seconda parte della stagione, anche se vincendo il derby abbiamo dimostrato che dalle difficoltà possono venire delle cose belle. Perché dico questo? Perché adesso che conosco bene la piazza ci può stare che c’è un po’ di disfattismo in alcuni momenti, la storia della Roma non ha dato risultati che un club e una città come questa meritano, ma sono positivo. Ripeto il mio appello ai tifosi, abbiamo un gruppo fantastico, uno spirito bellissimo, se siamo insieme saremo più forti. Io come tutti oggi alla Roma sono di passaggio, ci saranno persone dopo di noi, ma non è che lo dico io di voler essere ambiziosi. La storia della Roma dice che il suo destino è vincere, siamo nella città più prestigiosa del mondo, con la maglia più bella del mondo.

Con Dzeko la Roma cambierà tatticamente?

Non penso, avremo una punta molto di più in area che quando giochiamo con il falso nueve. Ma quando non c’è uno nell’area di rigore, devono esserci altri. Sul piano offensivo ho scelte da fare, siamo più ricchi, possiamo fare più cose, può essere un grande vantaggio per vincere le partite, quando un atteggiamento non funzionerà in una partita avrò la possibilità di cambiare modulo e uomini, mettendo altri con caratteristiche diverse, stiamo lavorando e continueremo a lavorare. Dzeko e Salah sono qui da poco tempo, c’è tanto da lavorare, c’è anche la possibilità di far giocare Totti e Dzeko insieme, non è un’eresia. Ci serviranno questi grandi campioni, non solo Totti, Dzeko e Salah, ma anche Iago Falque.

In difesa non ha tanta scelta, come sta Maicon? Cole è convocato? Gyomber è pronto per giocare?

Maicon per fortuna non ha un infortunio grave, sarà con noi quasi all’inizio della prossima settimana, sarà pronto per la Juve. Cole non sarà nella lista, è una scelta della società, ovvero che lo abbiamo deciso tutti insieme. Gyomber ha fatto una seduta oggi con noi, anche quella di ieri, è complicato per lui inserirsi subito, sarà convocato, potrà darci una mano se serve, ma non ha ancora provato sul campo e sentito in sé stesso il modo di difendere della squadra. Può dare una mano, come anche alcuni centrocampisti che possono abbassarsi.

Il gap con la Juve?

Lo dirà la stagione, la società ha lavorato benissimo per migliorare, il nostro obiettivo è farlo sempre. Il mercato non è finito. Per un allenatore il mercato non è un momento gradevole, si inizia la stagione con il mercato aperto, ma questo è il regolamento. Completeremo la rosa, ma ci sono tre punti da prendere per iniziare con il piede giusto.

Chi giocherà in porta da titolare?

Ho preso una decisione per domani, quello che posso dire, dopo aver parlato sia con De Sanctis che Szczesny, ho la fortuna di avere due portieri forti ed esperti, come le grandi squadre. Non ci sarà un numero uno e un numero due, sono alla pari, domani inizierà Szczesny, poi valuterò di volta in volta, facendo giocare il migliore del momento.

Ha parlato con Digne? Arriverà?

Parleremo del mercato il 1 settembre. Cerchiamo un terzino sinistro, Emerson Palmieri è arrivato, ma non penso che sarà pronto per domani, cerchiamo uno come Digne, è una possibilità, non nascondo nulla. Ma voglio concentrarmi su chi ho a disposizione.

Come sta Strootman?

La cosa che posso dire che Kevin è un formidabile giocatore, uno dei più forti centrocampisti al mondo, ha tutto il mio sostengo e quello della società, ha bisogno di tempo per tornare al 100%, tornerà e lo farà ancora più forte. Non sono medico e non posso parlare di altre cose. La società e i medici possono parlarne, io sono vicino a lui, speriamo sia con noi a breve.

Totti non sarà titolare?

Abbiamo una grande fortuna di avere il Capitano, non devo tornare sulle qualità di un campione in campo e nella vita. Lo ha dimostrato anche a Valencia, è molto prezioso per la squadra, tra pochi giorni compierà 39 anni, non può giocare tutte le gare senza perdere un po’ di brillantezza e forma fisica. Non ci sono problemi per me, è un vantaggio in più per la squadra, sarà così fino a che lui avrà piacere a giocare con la Roma. Si gioca bene in attacco se la squadra gioca bene, i singoli possono fare bene, ma senza squadra, senza la palla che arriva agli attaccanti è difficile fare la differenza, sia che si chiama Dzeko che Totti.

Pallotta le sta consegnando una squadra per vincere, sente la pressione? Si sente costretto a vincere?

L’ho detto già, la mia ambizione non è cambiata da oggi a quando sono arrivato, il campo parlerà e dirà la sua verità. La società ha fatto un gran lavoro per migliorare e fare grandi cose, in attesa dello Stadio abbiamo migliorato Trigoria. Siamo in un momento di crescita, dobbiamo dare il massimo e sfruttare al meglio la rosa, la potenzialità di questa squadra.

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