Conferenza stampa. Bastos, a Roma per restare; Italo Zanzi, lavoriamo per vincere

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Queste sono state le parole nella conferenza del CEO Italo Zanzi:

Siamo qui per presentare un grande giocatore, dalla grande versatilità ed esperienza che siamo sicuri aiuterà molto la Roma.

Sulla Vittoria contro la Juventus:

E’ una vittoria fantastica che ci porta avanti in Coppa. Non siamo sorpresi però perché sapevamo di poter fare bene.

Sulla coppa Italia, fra Napoli e Lazio in semifinale:

Preferisco vincere, perché siamo pronti a qualsiasi avversario dovesse qualificarsi.

Sulle voci di investitori cinesi per la Roma

Sono domande a cui deve rispondere la proprietà. E’ normale che ci siano persone interessate alla Roma, ma noi adesso pensiamo solo a lavorare per vincere.

Sul mercato

Lavoreremo fino al 31 gennaio. Abbiamo fiducia nella squadra così come nel ds Sabatini.

 

Bastos:

Prime sensazioni dopo aver visto l’Olimpico durante Roma-Juventus?

L’impressione è stata positiva, non poteva essere migliore, ho vissuto in prima persona il clima e la squadra ha anche vinto. Questo non fa altro che aumentare la mia voglia di giocare e di aiutare la squadra. Qui si vive il calcio e per un brasiliano questo è il massimo.

Hai parlato con Garcia sul tuo ruolo? Tornare a fare il terzino al posto di Balzaretti può andar bene per te?

Il mio ruolo è quello dell’esterno, ma posso giocare sia come difensore che come centrocampista, sono d’aiuto alla squadra. Non so dove giocherò, deciderà il mister.

Vieni da un campionato non molto competitivo, quanto ti serve per essere in forma al 100%?

Sto lavorando per tornare il più presto possibile al 100%. E’ vero, sono fermo da 3 settimane, ma in passato non ho mai avuto grandi problemi a tornare in forma quando ho avuto problemi, mi do 10 giorni. Avevo voglia di tornare a un campionato di questo livello, mi sento in condizione di dare ancora molto.

Anche il Napoli era interessato a  te. Quanto è contata la presenza di Rudi Garcia alla Roma per la tua scelta?

Sono rimasto in contatto con Garcia, da quando ho lasciato il Lille è una persona che mi ha dato molto, anche se abbiamo lavorato insieme solo un anno. logico che la sua presenza ha influenzato la mia scelta, ma anche la possibilità di giocare in un grande club. Il Napoli? Ho fatto la mia scelta e sono arrivato in un grande gruppo.

Essendo in prestito, quale sono i tuoi obiettivi, resterai anche il prossimo anno?

Assolutamente, il mio obiettivo è restare qui per diversi anni. Arrivo in prestito, ma sto agendo come se non dovessi andare via nei prossimi mesi. Nella mia testa mi sto organizzando per restare qui anche nei prossimi anni, spero che questo si realizzi.

Hai giocato con Pjanic, hai pensato potesse diventare un giocatore così importante e desiderato da così tante squadre?

Ho giocato con lui due anni nel Lione, ha fatto vedere da subito le sue qualità. Allora era più giovane e non aveva la continuità che aveva qui a Roma. Le voci di mercato non so se siano vere, spero che resti perché è importante per la squadra.

Abbiamo letto le tue scuse per l’accaduto della sciarpa. Vuoi dire altro?

Come ho già spiegato, è stato un’equivoco. Per me è importante rispettare l’avversario. So che in molti ci sono rimasti male, mi scuso ulteriormente, non volevo offendere nessuno. Era un momento per entrare in contatto per la prima volta con i tifosi. Sono rimasto rammaricato, non doveva succedere. Non mi ero davvero accorto di quella scritta, altrimenti non l’avrei mostrata quella scritta.

Ti sei fatto un’idea del derby?

Ovviamente avevo già l’idea di cosa fosse un derby. C’è anche la possibilità di giocarne 3 di fila, ora aspettiamo il risultato di Napoli-Lazio. Già so cosa mi aspetta, devo solo concentrarmi sul mio lavoro. Quello che succede fuori dal campo fa parte del gioco, non ci saranno problemi.

Che ne pensi della squadra? Può rimontare la Juventus?

A dire il vero è stata la prima partita allo stadio, dal vivo ho avuto la conferma che abbiamo tutto per fare un girone di ritorno ai livelli dell’andata. il distacco dalla Juve è importante, non resta che fare il nostro dovere e cercare di avvicinarsi. ma questo si può fare sul campo, lavorando tanto.

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