Dopo l’inaspettata sconfitta contro il Palermo, che ha rilanciato i siciliani verso un’improbabile rincorsa salvezza, la Roma è chiamata a riscattarsi nella partita più importate di tutto il campionato: il Derby capitolino. Un partita che assomiglia tanto a un’ultima spiaggia e che dovrà essere affrontata senza Osvaldo squalificato. L’attacco così peserà sulla spalle di un Destro ancora non al meglio e a Totti verrà chiesto di fare l’ennesima magia contro i cugini. Queste le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Roma-Lazio in conferenza stampa al Fulvio Bernardini:
“L’aria del derby l’ho vissuta tante volte, ma adesso posso moltiplicarla per due. Non abbiamo molto occasioni per stare insieme al nostro presidente e solo vederlo è un piacere. Speriamo di dargli la soddisfazione che merita. A Palermo siamo stati molto sottotono, ed è il motivo per cui siamo giustamente usciti sconfitti. Ho mostrato e ho detto ai calciatori di ricercare e riconoscere i motivi di ciò che era successo. Credo che ne abbiano preso atto e penso che sappiano perfettamente quale sia la strada per vincere un confronto. Sicuramente il derby vale 3 punti, ma è certo che vale di più e su questo non ho dubbi. Per me vale molto di più, e credo che sia così anche per la squadra, è innegabile. La sconfitta di Palermo influisce sul morale più degli ultimi derby persi, avremmo avuto il piacere di giocare il derby con 3 punti in più e con le convinzioni importanti maturate dopo Parma. Che non abbiamo dimenticato, ma che invece di incrementare abbiamo forse un po’ stoppate. Pallotta è una persona positiva, come me, ci è venuto spontaneo parlare del futuro immediato, cioè della partita di domani. Se ha senso giocare con una difesa a tre? Potrebbe averne, come potrebbe averne giocare con una difesa a 4. La Lazio ha dimostrato di essere una squadra importante. Non è semplice stare su tre competizioni ed essere sempre competitiva, pur avendo qualche difficoltà che hanno sempre limitato con una delle due Coppe, rimettendosi subito in condizione ideale. De Rossi non ha avuto l’annata più felice della sua carriera, ha la possibilità di riprendersi tutto e di confermare e dimostrare quello che dice da tempo il suo allenatore: cioè che è in netta ripresa ed è un giocatore sempre importante. Ha la possibilità di dimostrarlo a tutti quanti. Prima di Palermo la striscia positiva faceva ben sperare. Non so cosa sia successo, avevamo preparato la partita con dovizia di particolari. Ma è venuta fuori quella partita lì. Inutile dire i motivi, sembrerebbero scuse che non voglio accampare. Ci saranno 55.000 persone, gran parte dei quali con i nostri colori. E sappiamo quanto il nostro pubblico possa incidere. Avremo il dovere di ripagare le aspettative di quelli che accorreranno a darci una mano. Destro può essere utilizzato, ma solo part-time. Non ho mai incontrato Petkovic, ma ci siamo incrociati in una diretta televisiva e gli ho fatto i complimenti, per come si pone e per le cose che dice. Il lavoro dell’allenatore non può essere non giudicato in maniera positiva“.
Eugenio Catalani