Conferenza Luis Enrique: “Terzo posto? Battiamo il Novara poi ci penseremo”

Dal ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria la conferenza stampa integrale di Luis Enrique a un giorno della sfida dell’Olimpico contro il Novara, domenica alle ore 12,30.

TERZO POSTO“Prima dobbiamo giocare la nostra partita poi vedremo. Ci sono squadre davanti a noi ed è difficile saperlo. Il nostro compito è vincere e non sarà strano, anche per l’orario che è molto strano. Dobbiamo essere pronti sul piano mentale.
ATTACCO – “Poco prolifico? A me interessa di più quante palle gol abbiamo creato. Un allenatore deve essere preoccupato quando una squadra non crea palle gol. Certo mi dispiace ma quando una squadra crea non ce’è problema, non sono preoccupato per questo. Il sistema di gioco della Roma comporta dei rischio ma ben vengano”.
DIFESA – “Quando sbagliamo, sbagliamo tutti. Se ho parlato in passato della difesa parlavo di errori di tutta la squadra e mi metto in mezzo anche io. Ogni giorno lavoriamo per migliorare. Quando succede vediamo perchè è successo e cerchiamo di capire i motivi”.
TOTTI – “La cosa che secondo me è ingiusta è additare un giocatore per una sola partita. I giocatori devono essere giudicati per una stagione e non per una partita. E’ chiaro che serve alla Roma, lui è un riferimento. Capisco che era un buona occasione per noi contro il Milan ma la squadra ha fatto il massimo contro una grande squadra. Noi stiamo facendo il nostro lavoro e alla fine della stagione si vedrà cosa avremo fatto tutti, io per primo. I giocatori non si devono rilassare pensando che sia una partita facile”.
LA SQUADRA “Perchè la squadra ancora non capisce quello che voglio? Sto pensando…perchè sono un allenatore cattivo. Io vivo la partita con intensità e se vedo qualcosa, anche un dettaglio, che i giocatori non fanno mi arrabbio perchè voglio sempre di più dai miei ragazzi. Ma in campo non è facile, da fuori si vede meglio. Io sono stato sia fuori che dentro e lo capisco. Perchè non capiscono quello che vuoi? Perchè il calcio non è matematica”.
BOJAN – “Non mi piace parlare dei singoli. Penso che sarà un calciatore importante. Dobbiamo aspettare con molta tranquillità. Sono contento di come si allena e di come si comporta. Sono soddisfatto di come sta facendo ma mi aspetto che faccia di più. Avrà le sue opportunità”.
DE ROSSI – “Domani giocherà difensore centrale. E’ una garanzia e lo puà fare. Totti e Pjanic avevano qualche problemino e spero che oggi siano a disposizione”.
NOVARA – “Mi preoccupa la mia squadra: dobbiamo arriavre con la mentalità giusta. Se non lo facciamo il Novara sarà ancora più pericoloso”.
L’INCONTRO CON BAGGIO – “E’ un grande. Come giocatore non ne parliamo, io ne ho sofferto anche al Mondiale. Sono sicuro che diventerà un grande allenatore e per me dovrebbe stare sempre nel calcio”.
IL CALCIO ITALIANO – “Ho sempre fatto i complimenti agli allenatori che si sono complimentati con me ma non mi sento l’unico allenatore straniero in Italia. Tutti gli allenatori sono stati gentilissimi, mi sento bene con tutti. Forse rimango qui per 10 anni, prima erano 5. Sono contessisimo qua”.
BARCELLONA – “Non cerchiamo di giocare come il Barcellona, è impossibile. Il modello di gioco che più ti avvicina alla vittoria è quello che più si avvicina ai tifosi facendo un gioco che ti porta vicino alla porta. Così ho fatto alle squadre dove sono stato e quello che sto facendo qui. Fare quello che fa il Barcellona è impossibile. Il Barcellona ha delle caratteristiche chi si adatta ai giocatori e noi un modello che si adatta ai nostri”.
STRAMACCIONI – “Non lo conoscono. So che ha lavorato qui e ha fatto bene sia qui che all’Inter. Non lo conosco e non posso parlare di come lavora. Alla fine non penso che cambi essere giovani o meno, la cosa importante è la qualità. E la stessa cosa vale per i giocatori”. 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti