Conferenza Di Francesco: “Cori razzisti? Non ho sentito niente. Dzeko per come segna mi ricorda Van Basten” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora – E.Bandini) – Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Torino. Queste le sue parole:

La scelta di Gerson e l’atteggiamento aggressivo col Chelsea hanno dimostrato coraggio. Quanto conta il coraggio nel suo calcio?
Credo che per poter fare una gara del genere e prendere una squadra avversaria di livello come il Chelsea, se non osi qualcosa, rimani nella tua metàcampo. Nella mia idea di calcio mi piace stare nell’altra metàcampo. Sicuramente per fare questo vanno migliorati alcuni automatismi e meccanismi difensivi e di preventiva, perché ci sta di recuperare la palla ma anche di riperderla e in quel caso si deve stare più attenti. L’altro rischio che si può correre è di palleggiare tanto cercando di giocare palla a terra, si rischia di perderla. Sbagliando meno si rischia meno ma l’errore ci può stare.

Che partita si aspetta?
Difficilissima, veniamo da una partita fatta bene dove abbiamo portato a casa un pareggio, e penso che siano stati due punti persi nonostante la testa e l’atteggiamento e la prestazione, troveremo una squadra che vuole farci male su un campo non facile. Veniamo da una trasferta in cui siamo arrivati tardino per cui sarà difficilissima. Il Toro ha 13 punti, non è distante tra noi e ha pareggiato una gara allo scadere. Credo sia un campo difficile, dove credo abbia perso solamente una volta.

La Roma raccoglie meno di quanto produce?
Noi abbiamo vinto una partita tipo Bergamo dove abbiamo prodotto poco o quasi niente, vero quello che dici. A volte bisogna vincere le partite sporche ma in questo ambiente non sono contenti quando si vince così, invece ritengo che ogni tanto facciano bene perché danno morale e forza, e dobbiamo vincerle anche a partire da domani. Fa parte della crescita e voglio portare avanti un certo tipo di convinzione. Ho fatto vedere il secondo tempo contro il Napoli, facendo capire l’importanza che ha questa squadra quando ha il desiderio e la voglia di aggredire, ed è stato subito riportato. Questo è segno di forza che non deve darci presunzione, deve farci capire che lavorando assieme si possono ottenere soddisfazioni.

Schick è pronto per Torino?
Si è allenato ieri in gruppo per la prima volta, oggi farà l’ultimo allenamento, sicuramente non è ancora in condizione ma è normale, valuterò ed è probabile che lo porti con la squadra.

Come cambia la Roma con Gonalons o con De Rossi?
Ci sono differenza di caratteristiche. Uno ha la gamba migliore, mentre Daniele è tatticamente più preparato a questi tipo di partite. Quando sono arrivato ho detto che volevo 2 titolari per ruolo e per me loro lo sono, si alterneranno in base alle gare. A Londra ritenevo opportuno fare giocare Gonalons, che avevo visto benissimo dopo Qarabag. Quando sei in mezzo al campo gli errori ci sono, non esistono giocatori che non sbagliano mai, esistono quelli che sbagliano meno. Lui ha dato una risposta importante, poi torno sul Qarabag. Abbiamo denigrato questa vittoria dicendo che era troppo facile, ma l’Atletico Madrid ha dato forza al nostro risultato.

In quale dei ruoli difensivi Moreno può rappresentare un’alternativa?
Lui è uno di quelli che potrebbe partire titolare, o domani o la prossima. Lavora bene durante la settimana e sta capendo la mia idea di calcio. Magari veniva da un campionato dove si giocava un tipo di calcio più con l’uomo, io non voglio questo e sta lavorando per migliorare dei meccanismi. Non è escluso che possa giocare titolare domani o con il Crotone.

Hai parlato ai giocatori per gestire questo momento di esaltazione?
Devo convincere più voi che i giocatori che il Torino è difficile, la forza dello spogliatoio sta nel capire che ogni partita è difficile dall’altra e questa volendo lo è psicologicamente da preparare, lo è dal punto di vista di preparazione alla gara. L’ho detto ai ragazzi, di approcciare al meglio dove potremmo essere sporchi all’inizio ma dovremo essere bravi a rimanere in gara.

Come si spiega la differenza di prestazione tra Napoli e Chelsea?
Voi da fuori potete valutare come volete, non credo che abbiamo sottovalutato il Napoli perché sono considerazioni buttate lì. La differenza è stata nell’approccio, questo a volta scatta a livello mentale essendosi resi conto del secondo tempo fatto col Napoli, non si nota perché si è parlato solo del Napoli che palleggiava meglio di noi, ma nella ripresa siamo stati aggressivi giocando il doppio dei palloni. Abbiamo preso al solito palo e traversa, questo ha dato forza alla partita dopo. Il secondo tempo col Napoli, i 90 minuti a Londra devono essere un punto di partenza per proseguire e dare continuità di prestazioni, sapendo che troveremo partite differenti.

Possono essere paragonati Batistuta e Dzeko? Che caratteristiche ha l’argentino rispetto al bosniaco e viceversa?
Sarei partito proprio da qua. Sono due giocatori differenti, Bati viveva dentro l’area ed era potente, da 30 metri poteva spaccarti la porta. Di testa era fortissimo, aveva la capacità di colpire con grande forza. Edin ha più qualità tecniche e manda i compagni a fare gol, Bati era più bravo a farli. Credo che ora Dzeko ha unito le due cose e lo sta portando avanti con continuità, ma la prima cosa che ho gradito della sua partita a Londra è la predisposizione ad aggredire come volevo, questo fa la differenza. Le qualità non gliele toglie nessuno, se devo paragonarlo per caratteristiche, magari ci fate un titolone domani, ma per come si muove e come calcia Dzeko destro e sinistro, è Van Basten, con le dovute proporzioni, scrivetelo. Mi auguro che possa diventare vincente come lui, lo dico per me e per la Roma.

Una testimonianza sui presunti cori razzisti? I tifosi a Londra?
Una serata splendida dal punto di vista del sito, noi abbiamo trascinato i tifosi. Ho sempre detto ai ragazzi che siamo determinati negli atteggiamenti, anche nelle partite che abbiamo perso siamo usciti tra gli applausi. Credo che sia un segno importante, la gente apprezza il fatto che la squadra dia tutto, questo deve essere costante per tutte le gare. Sui Buu io non ho sentito niente, è stato un fulmine a ciel sereno. Ho letto di Rudiger, che è stato negli spogliatoi con noi a scherzare. Poi io ero concentrato ma a me sta cosa non è arrivata, e la noto se accade, sentendo fastidio.

Questa è una squadra che può lottare per lo scudetto?
Io non voglio dire niente, lottare per niente, voglio continuare a giocare e mettere in campo queste mentalità. Tre giorni fa non eravamo buoni a niente e oggi dobbiamo lottare per il titolo. Nella vita ci vuole equilibrio, devo cercare di mantenerlo. Non significa arrendersi, ma lavorare sotto traccia e portare a dar fastidio a tutti. Per fare ciò bisogna iniziare a prendere i tre punti domani, questo è l’obiettivo primario. Il resto sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano.

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