Conference League, sconosciuta ma può portare un “tesoretto”

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – La Roma, con una fatica immensa, ha raggiunto l’obiettivo minimo: il settimo posto e la qualificazione alla neonata Conference League. Il terzo trofeo europeo è parente alla lontana della Coppa delle Coppe. Non porta le vagonate di milioni della Champions League e non regala un posto nell’elite come succede alla vincitrice di Europa League, ma i giallorossi non possono fare gli schizzinosi. La bacheca internazionale è quella che è: Coppa delle Fiere nel 1961, Coppa Anglo-Italiana nel 1972.

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La Roma è la grande favorita insieme al Tottenham. Curiosa la situazione del Villarreal, che è arrivato settimo in Liga ma deve giocare la finale di Europa League contro il Manchester United. In caso di vittoria, il Sottomarino Giallo sarà qualificato per la Champions League.

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C’è anche un risvolto economico che rende utile la partecipazione alla terza coppa europea. Può valere un “tesoretto” da 15 milioni di euro in caso di qualificazione per quarti di finale/ semifinale. Arrivare in fondo alza a 20 milioni il montepremi, al quale andrebbero anche aggiunti i bonus concordati con gli sponsor a obiettivo.

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Ci saranno tre turni di qualificazione e un turno di play-off (quello che interesserà la Roma) che si giocherà il 19 e il 25 agosto, a cavallo della prima giornata di Serie A. Dopo i playoff ci sarà una fase a gironi con 32 squadre suddivise in 8 gruppi. Le vincitrici accederanno direttamente agli ottavi, le seconde classificate giocheranno un altro play-off contro le 8 terze classificate della fase a gruppi di Europa League. 

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