Il colpo di Perotti: «Vero, quella palla volevo crossarla»

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Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Re Edin. Prima tripletta in giallorosso per il centravanti ritrovato, che con i suoi gol spinge la Roma anche in Europa League. Tre gol, i primi due molto belli, in particolare il primo. I compagni lo festeggiano, la sua tripletta aiuta a dimenticare la delusione di Bergamo: «Non era facile, il Plzen era una buona squadra, ma nel primo tempo hanno avuto solo un’occasione e un gol, nel secondo una sola, ma Alisson è stato incredibile. Il mio primo gol è stato molto bello, forse il più bello da quando sono a Roma». Ieri sera ha raggiunto quota 15, un bel bottino, neanche a metà stagione: «Mi sento bene, lo dico sempre. Oggi era importante vincere, siamo qualificati per il prossimo turno. Non sono un giocatore che aspetta solo la palla, voglio giocare con la squadra e per i compagni. A Bergamo è stata una brutta sconfitta ma ormai è il passato. Non era facile giocare dopo quella sconfitta. Dobbiamo pensare al futuro, domenica contro il Pescara avremo un’altra partita importante che dobbiamo vincere». La squadra per la sesta volta ha segnato quattro gol: «Ne abbiamo fatti quattro, ma non può essere sempre così, a volte ne deve bastare anche uno solo».

PEROTTI – Gli è bastata mezz’ora per far vedere numeri straordinari, Diego Perotti è entrato nel secondo tempo e ha realizzato un gol da cineteca, per poi regalare l’assist per il terzo gol di Dzeko. L’argentino non segna spesso, ma le sue realizzazioni sono sempre da incorniciare. Però nel capolavoro della rabona è sincero: «La verità è che ho cercato di crossare. E’ stato importante fare gol per chiudere la partita e anche per me che stavo segnando solo su rigore». Quattro su quattro in campionato e anche contro i cechi all’andata aveva fatto centro dal dischetto. Nel secondo tempo la Roma è riuscita a conquistare i tre punti che valgono la qualificazione in Europa League, ma nel primo tempo ha faticato un po’: «Sappiamo di avere una grandissima squadra, chi entra dalla panchina fa sempre la sua parte. Non sono solo undici che giocano sempre. E’ importante, tutti dobbiamo essere concentrati per dare il cento per cento. Quando mettiamo tutto quello che abbiamo, è difficile batterci. Dobbiamo giocare sempre così, ma non solo a parole. Cominciamo da questa vittoria in casa». Ora l’Europa League diventa interessante e può essere un obiettivo primario della stagione. Dopo la gara ininfluente contro l’Astra Giurgiu si riprende a febbraio con i sedicesimi di finale: «Certo che vogliamo vincerla. Una squadra come la Roma deve giocare tutte le competizioni per vincerle. So che cosa pensa la squadra e di cosa parliamo nello spogliatoio, vogliamo prenderci l’Europa League, il campionato e la Coppa Italia. Abbiamo le qualità per farlo, dobbiamo smettere di parlare, pensare solo a giocare e vincere come abbiamo fatto contro il Viktoria. Garantisco che noi vogliamo vincere tutto».

RÜDIGER – Ormai il tedesco è un titolare fisso, da quando è rientrato dopo l’intervento al ginocchio non è più uscito. Ieri è stato decisivo anche con l’assist per il secondo gol di Dzeko: «Sono contento di aver difeso bene, è stata buona l’intesa con Fazio, sul cross di Dzeko sono stato bravo e fortunato, ma è stato bravo soprattutto Edin a muoversi bene». La Roma ha centrato l’obiettivo della qualificazione: «Potevamo chiudere la partita prima, poi è chiaro che si può fare sempre qualcosa di più, ma nel complesso siamo soddisfatti». L’unico neo è che la Roma non riesce a non subire gol: «Tutti dobbiamo difendere meglio, tutta la squadra insieme, concediamo troppi spazi e deve essere fatto uno sforzo collettivo per essere più solidi in difesa». I compagni lo prendono in giro perché ancora non parla italiano. Rüdiger sorride: «A Bergamo ho fatto la mia prima intervista in italiano, penso di non essere andato male, sto migliorando il mio italiano, ma sono un ragazzo timido… Dzeko non mi ha ancora ringraziato, ora che segna pensa di essere diventato un grande giocatore (ride, ndr)».

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