Colantuono: “Date tempo a Luis Enrique”

Il tecnico dell’Atalanta Stefano Colantuono ha parlato ai microfoni di RadioIES della sconfitta della propria squadra contro la Roma:

“Siamo molto sereni , sapevamo che contro una squadra come la Roma che ha tra gli obiettivi di fare un campionato diverso dal nostro, potevamo perdere. Il nostro atteggiamento è stato positivo, abbiamo fatto una buona partita, dovevamo cercare di pareggiare. La Roma ci è stata superiore, credo che alla fine il risultato sia giusto, solo nel secondo tempo abbiamo giocato alla pari. Sono contento che non siamo venuti per fare le barricate, e ce la siamo giocata a viso aperto.Nel primo tempo loro stati nettamente superiori. Purtroppo nel nostro momento migliore non abbiamo creato molto, siamo stati un po’ sterili. Non siamo stati cattivi o cinici come in altre occasioni. Però siamo stati gli unici, tra gli avversari della Roma,  ad andare pari se non addirittura superiori nelle percentuali del possesso palla, ma va bene così. Partivamo da -6 e abbiamo fatto un grande inizio campionato. Mi dispiace per la sconfitta, ma perdere a Roma ci può stare. I giallorossi ti fanno giocare male, constringendoti ad abbassarti. Il loro vantaggio nasce da un nostro errore. Nel momento di maggior pressione loro,  se avessimo tenuto botta, le cose sarebbero andate diversamente. La Roma va lasciata lavorare con calma e pazienza, e potrà raccogliere frutti, non so se subito, non so se già quest’anno, un progetto così nuovo deve avere tempo, anche perchè è una squadra piena di giovani. Non so quest’anno dove potrà arrivare, ma se la si lascia lavorare, questa squadra negli anni potrà far divertire i tifosi.”

Su Luis Enrique e i giocatori

“Un tecnico giovane ma molto bravo e coerente nel suo atteggiamento tattico, che non è mutato anche quando noi spingevamo di più. Se gli si dà pazienza potrà fare grandi cose. Conoscevo già Osvaldo, che ha esordito con me. Mi ha fatto piacere vederlo così tonico e in forma. Bojan è molto forte, si vede che ha “respirato” l’aria di Barcellona. Se questi giovani hanno l’opportunità di esprimersi al meglio, è perchè alle spalle hanno giocatori come De Rossi, Totti,  Pizarro e i due centrali dietro che sono veramente “cattivi” e forti.”

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