Col mago canadese la Roma punta a non farsi più male

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – E’ arrivato con l’etichetta del mago della preparazione, non fosse altro perché un anno fa la sua Germania vinceva il Mondiale brasiliano, in quel di Rio. Con lui, il canadese Darcy Norman (il nuovo preparatore atletico dei giallorossi), la Roma punta ad arrivare presto al top dal punto di vista atletico e fisico. «L’obiettivo è migliorare ed avere meno infortuni dello scorso anno», ha detto Rudi Garcia nel ritiro di Pinzolo.

LA PARTE ATLETICA La preparazione atletica è iniziata a Pinzolo ed è proseguita a Melbourne, anche se poi il lavoro vero verrà fatto nei 20 giorni pre-campionato, in quel di Trigoria. Norman per motivi personali in questa tournée tra Australia e Indonesia non era presente ed ha delegato tutto il lavoro al suo principale collaboratore, Ed Lippie (ex preparatore del presidente James Pallotta e dei Boston Celtics). Insieme hanno basato il lavoro atletico della Roma seguendo il protocollo della Exos, società Usa specializzata nell’assistenza di atleti per la ricerca della migliore prestazione. Protocollo che punta a lavori individuali, al miglioramento di qualità come forza, potenza, velocità e rapidità e che si avvale del rinforzo della parte addominale, di lavori posturali e isometrici fatti con elastici, palle mediche e pesi, volti al bilanciamento del corpo. Quest’ultimo è considerato molto importante per la riduzione di potenziali infortuni. A Pinzolo, per esempio, Norman era particolarmente attento alla posizione (rigorosamente dritta) della schiena del calciatore, in ogni esercitazione.

LE NOVITÀ Rispetto alla scorsa stagione si è ridotta la corsa a favore proprio dei lavori posturali. A Pinzolo si è fatta molta palestra, che poi sarà l’aspetto nuovo di Trigoria, ristrutturata con macchinari performanti già utilizzati da top club europei. In più da settembre la Roma avrà anche la balneoterapia, per migliorare qualità e tempi di recupero. Le grande novità di Norman, però, sono la comunicazione (il canadese punta molto sull’aspetto motivazionale) ed i braccialetti che ogni atleta indossa quando riposa. Braccialetti dotati di un cardiofrequenzimetro con lo scopo di monitorare la qualità del sonno. Il recupero, infatti, è uno degli aspetti fondamentali del protocollo. Durante le sedute di allenamento, invece, la prestazione dei giocatori è monitorata tramite il Gps, per avere una serie di dati analitici da poter elaborare e poi studiare successivamente.

ASPETTO NUTRIZIONALE Infine l’alimentazione, l’altro pilastro della cura Norman. Per il canadese (che è stato anche sciatore, triatleta e ciclista) una valida nutrizione dipende al 20% da fattori scientifici e all’80% da buone abitudini personali. In tal senso, massima attenzione alla selezione dei cibi, al controllo delle porzioni ed all’idratazione (acqua tassativamente liscia). Colazione e merenda sono simili: niente lieviti, tanta frutta (anche secca), yogurt greci, latte parzialmente scremato, toast, prosciutto e parmigiani. Nei pasti verdure bollite a volontà, pasta al pomodoro, riso e, in modo alternato, o carne (bianca e rossa) o pesce.

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