Ciro, il gladiatore cura i suoi dolori e spinge la Lazio

La Gazzetta dello Sport (S.Cieri) – L’espressione è corrucciata, il morale sotto i tacchi, il risentimento muscolare (per quanto lieve) ancora tangibile. Ma c’è il derby, che a Roma non è una partita importante, è la partita. E non si può mancare. Anche se nella testa ancora rimbombano la delusione e il rimpianto per il Mondiale che poteva essere e che non sarà. Ed anche se la coscia destra fa ancora male.

IMPRESCINDIBILE – «Se non fosse il derby mi fermerei, ma in una sfida così non si può mancare», ha confidato ieri Ciro Immobile ad alcuni tifosi. Ci sarà, dunque, oggi pomeriggio contro la Roma. Il match più atteso dell’anno, appena cinque giorni dopo la delusione più grande di sempre. Una sovrapposizione che non ci voleva. O, forse, il modo migliore per voltare pagina. Il suo mentore, Simone Inzaghi, propende per la seconda ipotesi: «Lui e Parolo hanno vissuto una grandissima delusione, ma il calendario gli offre subito una grande partita per riscattarsi. La loro rabbia agonistica avranno modo di sfogarla sul campo». Sulla presenza del centravanti il tecnico non ha dubbi: «È ancora alle prese con questo problemino (risentimento alla coscia destra, ndr) che si trascina dall’altra settimana. Ma Ciro è un ragazzo generoso. In due stagioni che è alla Lazio ha saltato l’ultimo derby dell’anno scorso e la partita con il Chievo, perché squalificato». E poi lui, Inzaghi, a Immobile non rinuncerebbe neppure sotto tortura. È il finalizzatore della manovra (14 gol e 5 assist in questo campionato, più altre 4 reti tra Supercoppa e Europa League). È il leader di una squadra che non vuole porsi limiti. È l’uomo che, con il suo entusiasmo e le sue giocate, ha riacceso la passione del tifo in casa biancoceleste.

ROMA NEL MIRINO – Di uno così non si può proprio fare a meno in un derby. A maggior ragione se già ci hai dovuto rinunciare nell’ultima delle quattro stracittadine giocate nella scorsa stagione (la Lazio vinse lo stesso grazie alla doppietta di Keita e al gol di Basta). Ma nelle due precedenti (la doppia semifinale di Coppa Italia) Immobile fu decisivo in entrambe le gare con un gol all’andata e un altro al ritorno. Nei derby di campionato, però, è ancora a secco e la lacuna va colmata al più presto. Anche perché, in Serie A, l’unica rete realizzata ai giallorossi è vecchia di tre anni e otto mesi. La segnò con la maglia del Toro all’Olimpico. Un gol molto bello ma inutile, perché la Roma vinse per 2-1. Immobile arriva a questo derby con numeri semplicemente pazzeschi. Nell’anno solare 2017 nei cinque maggiori campionati europei soltanto Messi (46) e Mertens (38) hanno partecipato attivamente a più marcature di Immobile (35, frutto di 28 gol e 7 assist). Numeri che vanno ulteriormente migliorati nel derby. Anche perché c’è una delusione mondiale da cancellare.

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