Dalla Cina alle Hawaii. Vale ogni pazza idea per provare a ripartire

La Stampa (M.De Santis) – Mete esotiche, isole (quasi) deserte, destinazioni (molto) alternative. Si prova di tutto per riprendere a giocare, basta che lo si faccia in sicurezza. La Premier League per esempio ieri ha valutato la proposta di prendere tutto il pacchetto di giocatori, arbitri e personale per portarlo in Cina, ritenuto il luogo più avanti nella gestione della pandemia, e disputare a porte chiuse (ma in diretta tv) le 92 partite rimanenti. Diversa la scelta della NBA che starebbe valutando anche le Hawaii come unico luogo dove disputare tutti i match rimanenti.

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