Champions dentro o fuori. I piani diversi della Roma

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Questa volta i centri di pensiero erano tutti lì, a Londra. Tutti insieme per la prima volta, fin dalla giornata di lunedì. Quello bostoniano (James Pallotta), quello romano (Mauro Baldissoni, da oggi in Lega con Gandini), quello spagnolo (Monchi) e quello di casa, Franco Baldini. Una due giorni piena, in cui si sono gettate le basi e le strategie della Roma del futuro ed in cui Monchi ha approfondito i rapporti con Ricky Massara, l’attuale d.s. (senza contratto), l’uomo che potrebbe aiutarlo nei primi passi romani. Una full immersion da cui la dirigenza è uscita con il piano A e il piano B, in base alla qualificazione o meno alla prossima Champions (la mancata partecipazione a quella attuale ha prodotto almeno un -30 milioni nei ricavi).

IL PIANO ANel caso la Roma arrivi alla partecipazione certa alla Champions si cercherà di rinforzare il club in modo adeguato, provvedendo alla cessione di un solo big (Manolas è in pole), accompagnata da altre dismissioni minori. Si punterà però a tenere tutte le stelle che hanno mercato internazionale (Strootman, Dzeko, Nainggolan, Salah e Rüdiger), andando a vedere dove Monchi potrà trovare soluzioni adeguate per rendere la squadra più competitiva. Un nome già sul taccuino del d.s. spagnolo, ad esempio, è quello di Oghuzhan Ozyakup, 24 anni, centrocampista turco (nato in Olanda) del Besiktas – di cui è diventato anche capitano – e della sua nazionale. Centrocampista di rottura, è bravo anche ad attaccare gli spazi e ad accompagnare la manovra. Costa circa 12 milioni, ma ha il profilo giusto per la Roma, anche a livello anagrafico. Come ce l’avrebbe Rachil Ghezzal, quello che con il Lione ha appena fatto fuori la Roma dall’Euroleague, e che in Francia accostano ai giallorossi. Ma ieri alla Roma sono stati avvicinati anche Clichy (terzino sinistro del City, 31 anni) e il giovane Santiago Ascacibar, 20 anni, centrocampista argentino dell’Estudiantes, già visionato da Monchi per il Siviglia. Senza dimenticare l’interesse per Jesus Navas, svincolato dal City.

IL PIANO B – Il salvagente, invece, è il piano B, legato all’eventuale mancata Champions. E quindi a un 3° posto che non darebbe certezze fino ad agosto. In quel caso è probabile che le cessioni eccellenti siano addirittura due, visto e considerato che l’ultima semestrale parla di un rosso di -53,4 milioni e a giugno 2018 la Roma deve/dovrebbe raggiungere il pareggio di bilancio, in virtù degli accordi presi con l’Uefa. Un piano B che prevede anche una ventata di freschezza, i famosi giovani di cui Pallotta ha chiesto l’utilizzo. Non in dose massiccia, ma sicuramente maggiore rispetto al piano A.

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