Cercasi terzino in salute. La Roma si butta a sinistra. Ma sarà la volta buona?

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – C’erano una volta Cafu e Candela, poi più nien­te, o quasi. Perché do­ po i due campioni del mondo, che con la Roma (non a caso) hanno vinto lo scudetto, le fa­sce difensive sono state spesso un problema per la formazione giallorossa, quasi un calvario, soprattutto a sinistra: qualcosa di buono, negli anni, si è visto – Panucci, Cassetti, Tonetto –, ma il «problema terzini» si è ri­proposto con regolarità in mol­te sessioni del mercato romani­sta.

PROBLEMA MANCINO – La fa­scia mancina, dal 2011 ad oggi, ha faticato, e parecchio, e il k.o. di Emerson Palmieri di una settimana fa è stato solo l’ultimo atto. Negli anni, infat­ti, si sono alternati calciatori che, per motivi diversi, non hanno reso come ci si aspetta­ va: José Angel, fortissimamen­te voluto da Luis Enrique, è sta­to un fallimento totale, così co­me il brasiliano Dodò, sfortu­natissimo, arrivato infortunato e venduto all’Inter da Sabatini («per salvargli la vita») dopo non aver lasciato la minima traccia del suo passaggio nella Capitale, selfie a parte (sia lui che Cote erano dei maestri del­ l’autoscatto).

FIGLI E FALLIMENTI – Ancora peggio è andata ad Ashley Co­le, «operazione rilancio» che voleva essere simile a quella studiata per Maicon ma che ha avuto una re­sa decisamente diversa e l’unica cosa che di lui si ricorda è che a Roma ha trovato fidanzata e fi­glio. Un po’ me­glio è andata al greco di origine tedesca Holebas, che ha disputato una stagione dignitosa (con assist per Totti nel derby del sel­fie) ma a fine anno è stato ce­duto al Watford, a sua insaputa mentre era dal parrucchiere (così racconta la leggenda), per realizzare una plusvalenza di un milione e mezzo. Se non avesse avuto problemi fisici, Federico Balzaretti avrebbe potuto dare certamente di più, ma la pubalgia lo ha costretto a smettere, mentre il francese Digne, al termine di una sta­gione di livello, non è stato ri­scattato (la Roma ha reputato eccessiva la cifra di 18 milioni, ma ne ha speso uno in più per Gerson) ed è finito al Barcello­na.

IL FUTURO – Il leit­motiv della ri­cerca del terzino sinistro rischia a questo punto di riproporsi anche questa estate: a destra, infatti, con Rüdiger (se resterà, ovvia­mente), Bruno Peres e il rien­trante Florenzi, la Roma è abbastanza coperta. Dalla parte opposta, invece, il rischio di ritro­varsi scoperti è concreto: l’in­fortunio di Emerson Palmieri, che un paio di giorni fa ha la­sciato la clinica Villa Stuart do­ve gli è stato ricostruito dal professor Mariani il legamento crociato anteriore del ginoc­chio sinistro, ha complicato non poco i piani romanisti. Rientrerà a campionato inizia­to (probabilmente ottobre), e al suo posto dovrebbe toccare a Mario Rui, tornato pure lui do­po la rottura dei legamenti. Si dice che Sarri voglia riabbracciarlo, dopo la felice esperien­za di Empoli. «Del Napoli non so nulla – ha confidato il terzi­no portoghese ad un giornali­sta di Radio Kiss Kiss un paio di giorni fa –, ho un contratto di quattro anni con la Roma. Adesso però sono in vacanza». E infatti ieri è stato immortala­to su Instagram mentre si di­vertiva in piscina con moglie e figli. Il suo futuro alla Roma è però in bilico: molto, se non tutto, dipenderà dal nuovo al­lenatore, Di Francesco o chi per lui. Solo dopo averci parla­to, Mario Rui capirà se restare o meno e la Roma saprà se a si­nistra è in arrivo l’ennesima ri­voluzione.

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