Leggo – Centrocampo a secco

Osvaldo, Borini e poi il nulla: alla Roma mancano i gol. Quelli di Lamela (fermo alla rete col Palermo all’esordio), quelli di Totti (quattro, mai così pochi dalla stagione ’96-’97), ma soprattutto quelli dei centrocampisti.
Tra le prime otto del campionato, infatti, la Roma è penultima in fatto di realizzazioni della mediana. Sono appena 9 i gol messi a segno da De Rossi e compagni. Solo l’Inter ha fatto peggio (con otto), mentre il Milan è lontano di ben 10 lunghezze. Un dato allarmante se si considera che il gioco del Barcellona (al quale la Roma cerca di ispirarsi) ha permesso ai centrocampisti di siglare già 22 gol quest’anno. Da notare poi che solo tre volte le reti dei mediani giallorossi sono venute da azioni manovrate e non da calci piazzati o da conclusioni fuori area: solo il gol di Simplicio in Roma-Atalanta e quello di Pjanic nel 2-1 al Lecce. Una miseria.
A oggi, con 46 gol in 33 gare ufficiali, la proposta di Luis Enrique è la peggiore dell’ultimo decennio giallorosso. Peggio della Roma «pragmatica» di Ranieri e Capello (fatta eccezione la stagione 2001-02, quando però la Roma aveva la migliore difesa), lontanissima da quella spettacolare di Spalletti che mandava in gol tutta la rosa ad eccezione del portiere.

«Ci saranno parecchie gare da over, faremo e subiremo tanti gol» era stata la promessa a inizio anno. Ma il risultato più frequente di questo 2012 è stato l’1-0 (contro Parma, Genoa e Palermo) senza considerare che nelle ultime 7 gare a finire nel tabellino marcatori sono stati solo Borini (4 volte) e Osvaldo (2). Una media-gol quella di questa stagione (1,4 a partita) che stride anche col passato personale di Lucho, visto che dopo 33 gare il suo Barcellona B lo scorso anno aveva messo a segno 63 reti. Contro il Novara, oltre a vincere per continuare a sperare nell’Europa, la Roma dovrà incrementare anche questa media. Luis Enrique si affiderà ancora ad Osvaldo, ma chiederà più cattiveria a Lamela e Bojan. Quest’ultimo, con 4 gol in 959’, è uno dei giocatori con la media-reti più alta.

Leggo – Francesco Balzani

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