Cena di Natale tra auguri e suspense

Chi si aspettava annunci e allusioni è rimasto deluso. Il “discorso strappalacrime” di Florenzi verteva sull’emozione di vivere il presente, non sull’ansia del futuro. La Roma ieri sera ha vissuto la sua cena di Natale, riservata ai dipendenti. C’erano tecnici, dirigenti, magazzinieri e impiegati, alcuni calciatori e calciatrici della squadra femminile. Nell’ambito della serata il capitano giallorosso ha preso il microfono per un saluto, ripetendo in sostanza le frasi pronunciate poche ore prima alla festa del settore giovanile. “Per me è un onore essere il capitano della Roma, spero di poter essere all’altezza del compito finché mi sarà concesso, il più possibile“. L’atmosfera era gioiosa, c’era Fonseca, l’intero mondo Roma e non avrebbe avuto senso diventare protagonisti entrando nel dettaglio di qualcosa che potrebbe succedere, ma non è detto che succeda. Florenzi ha ripetuto il cerimoniale di Totti e De Rossi, comprendendo di avere un obbligo istituzionale a prescindere dagli sviluppi di mercato. Lo scrive il Corriere Dello Sport.

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