C’è un Lione da rimontare. La Roma cerca la notte magica

La Stampa (M.De Santis) – Per il calcolo delle probabilità dichiarato da Luciano Spalletti, la prima rimonta è più possibile della seconda. «La Roma ha il 60% di passare il turno», la teoria enunciata alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League con il Lione. Il doppio delle possibilità – «il 30%» pronosticato un paio di settimane fa sempre da Spalletti – rispetto a quelle di un ribaltamento della Lazio nel secondo round della semifinale di Coppa Italia. Eppure le dimensioni, così come le motivazioni, combaciano abbastanza: un 2-4 esterno da rigirare stasera, uno 0-2 da capovolgere nel derby del 4 aprile. Tutto il presente della stagione e il futuro della programmazione romanista appeso al filo di 19 giorni di passione e all’esito di due rimonte.

«PASSIAMO AL 60 PERCENTO» – «Sarà difficile, ma per caricare la squadra devo essere ottimista», spiega il tecnico. «La qualificazione è a portata di mano. Anche se avessimo perso 1-0 all’andata, avremmo dovuto fare due gol. Non dobbiamo avere paura», la postilla spallettiana. «Da una partita del genere capiremo se siamo forti o no», gli fa eco Edin Dzeko, l’uomo da 30 reti in stagione chiamato a guidare l’assalto ai giovani terribili del Lione. «Ci servirebbe anche l’aiuto dei tifosi», l’aggiunta del bosniaco. All’appello, a meno di clamorose adunate dell’ultimo momento, dovrebbero rispondere non più di 40 mila persone. All’assenza dei gruppi organizzati delle curve, in protesta per le barriere divisorie all’Olimpico, farà da contraltare la presenza di James Pallotta, annunciato in giornata a Roma dopo tre giorni di incontri a Londra con vecchi e nuovi «consiglieri». «Saluterò il presidente in maniera cordiale – sostiene Spallettinon mi sembrano ci siano presupposti per fare casino». Lo sfratto dall’Europa potrebbe diventare il primo di una lunga serie che comprende anche un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.

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