C’è Mkhitaryan, la Roma respira

Corriere dello Sport (R.Maida) – Si tratta di un recupero ma soprattutto di una speranza: esiste una Roma con Mkhitaryan e una Roma senza. Ed è molto meglio la prima. Basta osservare i numeri del campionato dall’infortunio dell’11 marzo, i giallorossi hanno fatto appena un punto in tre partite. La media punti con lui in campo è del 1.9, senza di lui scende drasticamente a 1. Per Fonseca è stato molto difficile rinunciare a lui.

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Ma da oggi torna, per il momento inizia dalla panchina per poi entrare a partita in corso e giocare da titolare giovedì sera contro l’Ajax. Ieri dopo un mese si è allenato con la squadra. Contro il Bologna anche 15 minuti dell’armeno sono prezioso per gestire al meglio Pellegrini o Pedro. Per la verità l’ex Arsenal aveva rallentato il rendimento prima di farsi male. Fino al 31 gennaio, giorno del suo ultimo gol, aveva prodotto 11 gol, 9 assiste e 2 rigori procurati. Da febbraio in poi non è stato più incisivo e così nelle 6 partite prima dello stop la Roma aveva fatto solamente 10 punti.

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Magari la lunga sosta forzata, le sedute di fisioterapia gli hanno consentito di ritrovare energie mentali e fisiche che serviranno per questo finale di stagione. Mkhitaryan ha già vinto l’Europa League battendo in finale l’Ajax con la maglia del Manchester United. Due anni dopo arrivò sempre fino in fondo alle competizione con l’Arsenal ma non potè giocare perché si giocò a Baku e non scese in campo per i conflitti tra l’Armenia e l’Azerbaigian. La sua ambizione è creare le condizioni per un tripudio collettivo a Danzica. Ma a questo è meglio pensarci più avanti, perché la pratica Ajax non è ancora chiusa.

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