Catania-Roma, le interviste: Luis Enrique: “Sembrava una partita di pallanuoto”, Totti: “Giusto sospendere”. De Rossi: “So cosa voglio fare della mia vita professionale”

Catania-Roma: tutte le dichiarazioni dei protagonisti

Luis Enrique a Mediaset
“Il secondo tempo sembrava più una partita di pallanuoto, dobbiamo pensare ai 25 minuri che mancano. Taddei non ha visto tutto il campo ma più la sua zona, era veramente un campo impraticabile. Fatemi rivedere l’abbraccio di De Rossi…ah, non lo so, forse ha rinnovato, magari, non lo so, non so cosa significa questo abbraccio. Daniele ha problemi fisici, mercoledi non ha potuto giocare. Francesco ha giocato 3 partite in 6 giorni, troppo affaticato in un campo del genere. Ho visto la Roma con la mancanza della struttura che stiamo ricercando. Nella prima parte abbiamo fatto tantissimi errori, ne abbiamo risentito tanto, siamo stati fortunati a concludere il primo tempo con un pareggio. Quando parlo di struttura parlo di una struttura diversa, i giocatori devono impegnarsi a mantenere l’equilibrio, evitare di perdere il pallone in occasioni difficili, nel riposo abbiamo parlato di rivedere le posizioni in campo sennò contro questo Catania non vincerebbe nessuna squadra. Ho parlato con De Rossi, forse sarà meglio per lui non giocare la prossima partita, sul fatto della maglietta: so quanto era importante per lui fare questo gol. Mercato? Perchè siamo sotto mercato? A parte gli scherzi, ho chiesto alla società giocatori di rinforzo che saranno i benvenuti. Mi piace Simon, Burdisso…i miei difensori mi piacciono. Domani vedrò il derby, spero in un pareggio, io spero sempre il pareggio per le altre squadre”.

Kjaer in mixed zone
 
“La sospensione è stata assolutamente la scelta giusta. Meglio così per tutti”.

Totti a Mediaset
“Era un campo impraticabile, impossibile da giocare a calcio, troppe pozzanghere. il secondo tempo era impessibile giocare, è stato giusto sospendere. Abbiamo creato subito 3 occasioni con Bojan e Lamela poi non abbiamo più seguito con lo stesso gioco. Abbiamo preso qualche contropiede di cui il mister si è arrabbiato molto. Ho sempre detto e ribadisco che Daniele spero rimanga, è una decisione che spetta a lui. L’abbraccio a Daniele? E’ che aveva freddo! Spero che ci farà vincere tanto, magari un altro scudetto. Pensiamo a fare il meglio possibile, stiamo attraversando un grande momento, ci godiamo queste belle partite, dall’anno prossimo potremo pensare di fare grandi cose. Sono moduli differenti rispetto a Spalletti, il mio modo di giocare è più o meno lo stesso, tendo più a stare a centrocampo ma ho molto margine per spaziare nel campo. Ho un ottimo rapporto col mister, anche quando non giocavo. Certo, da Firenze ci siamo uniti tanto, abbiamo iniziato ad avere fiducia gli uni negli altri, sono contento che sia rimasto, sia lui che noi abbiamo tanta voglia di fare bene. Spero di segnare sabato il mio gol numero 210, davanti ai miei tifosi. Io non parlo mai di mercato, non penso niente, faccio solo il giocatore. Sta ai dirigenti e al mister decidere i giocatori giusti, spero vengano grandi nomi”.

Luis Enrique a Sky
“Non si poteva giocare e i giocatori erano a rischio, non solo quelli della Roma. Non me l’aspoettavo continuasse a piovere così, era una partita interessante, ancora aperta, dovremo ripensare a come giocare questi 20 minuti. Taddei sapeva benissimo che era impraticabile, però magari vedeva. De Rossi e Totti si sono abbracciati? Non lo so, magari ha rinnovato, chi lo sa… De Rossi aveva dei problemi fisici, non poteva giocarla tutta. Il campo era una piscina ed era un rischio per Totti, che era stanco, è stato meglio cambiarlo. Ho visto una mancanza nella struttura che noi cerchiamo per controllare la partita. Questa è una cosa di cui parlo sempre con i giocatori, a costo di essere pesante. Abbiamo giocato male all’inizio al centro: o facciamo il calcio rospettando quello che facciamo dal primo giorno è impossibile fare bene. Siamo stati fortunati a chiudere in pareggio il primo tempo. Troppo spazio tra difesa e centrocampo? Quando parlo di struttura intendo anche questo. Il possesso palla è stato nostro, ma le palle gol più nitide le ha avute l’avversario. Abbiamo preso troppe ripartenze, di quello abbiamo parlato nell’intervallo, poichè così non vinci, nè a Catania, nè da nessuna parte. La struttura è sapersi difendere senza prendere rischi come oggi. Il cartellino a De Rossi? No, ne abbiamo parlato, lui ha uno stato fisico non ottimale, magari è anche meglio non giocarla la prossima partita. Certo, prendere un cartellino così presto… Acquisti? Non c’è mercato, sono contento con la rosa che ho. la società deve essere pronta a rinforzare la squadra, ma non c’è la fretta che c’era questa etstate. Ho chiesto solo che sia ridotto il numero dei giocatori per poter lavorare meglio. Mi piacciono tantissimo i miei difensori: Burdisso, Gabi, Juan, Kjaer… Mi piacciono tutti”.

Juan a Roma Channel
“Eravamo tutti d’accordo. Nnn si poteva giocare. Era troppo difficile. Non sapevamo mai dove rimbalzava il pallone, un peccato ma è stato meglio così. Abbiamo concesso troppo al Catania? Abbiamo sbagliato troppi passaggi e troppi palloni. Non possiamo sbagliare o subiamo il contropiede. Siamo andati a fare la partita. Stanchezza mentale? No, stanchezza no. Stavamo bene, abbiamo sbagliato troppi palloni e gli abbiamo lasciato il contropiede. Volevamo fare meglio nel secondo tempo”.

De Rossi a Mediaset
“L’abbraccio con Francesco e tutti i miei compagni non è emblema di quanto la Roma mi sia nel cuore, inutile dire quanto la Roma sia la mia pelle, è un fatto assodato. Io ho le idee molto chiare, non nego momenti precedenti di dubbio, credo sia umano. Poi con valutazioni successive ho fatto mente locale e inizio a realizzare cosa voler fare della mia vita professionale. A prescindere dal fatto che la squadra sta iniziando a raccogliere i frutti, assume una connotazione diversa e un modo di giocare preciso, per me vincere con la Roma è in assoluto la cosa più importante, vorrei tronare indietro per riconquistare quei 2 scudetti persi. Il mister è sereno per merito suo e della società, non mi mettono pressioni. Io sono contento e sereno davvero. Non ho già rinnovato, le deduzioni per il momento sono solo parole, confermo solo il mio grande amore per la squadra. Non sono un animale da prima fila, non voglio le luci dei riflettori per queste supposizioni, vorrei stare sulle prime pagine non per gli scoop per il mio contratto o per possibili lezioni di inglese che sto prendendo, piuttosto per i miei successi calcistici. Con il Cesena a questo punto devo giocare, ho un piccolo problemino da Udinese-Roma, avrò bisogno di un periodo di riposo e cure ma crcheremo di recuperare al meglio. Credo che si possa far tutto quando si è disposti a farlo e quando la squadra è seriamente organizzata. Abbiamo difensori forti quindi non credo ci sarebbe bisogno di un centrocampista messo come me fuori ruolo in difesa, poi per il resto io sono a disposizione del mister. La nostra caratteristica è che nelle difficoltà ci esaltiamo, abbiamo fatto una grande cosa a tenere duro e a riprenderci un posto più alto in classifica. Abbiamo due obiettivi e non snobbiamo nessuna partita. Quella di Coppa Italia è importante, quasi quanto lo sarebbe una Champions League”.

Totti a Sky
“Ha vinto la pioggia? Risultato inaspettato, una pioggia così qui non si sa da quanto non si vedeva, era doveroso terminarla li. Era difficile giocare palla a terra, cercavamo ugualmente di fraseggiare, sbagliando perche non si poteva giocare. Ha fatto bene il mister a chiedere la sospensione. Non era il caso di andare avanti anche perché il campo era impraticabile, la palla si fermava era inutile per entrambe le squadre. Il derby di Milano? Sarà una partita bellissima, da vedere. Che vinca il migliore ho amci in entrambe le squadre”.

Simplicio in mixed zone
“Montella? E’ un grandissimo allenatore e ha un grande futuro. Spero che faccia bene. Ha un’idea importante per il calcio italiano. Giusta la sospensione, non si poteva giocare. Il Catania vi ha messo in difficoltà? Ripartivano bene. Cambierà la preparazione per giocare i 25 minuti restanti? Non cambierà nulla perché già è successo contro il Bologna e abbiamo vinto”.

De Rossi a Sky
“Quando si recupera? Io non ho capito neanche quando sono le date in cui rigiocheremo. Il gol? Sapevo che ero diffidato, è stato un gol importante perchè poi il campo ha finito di rovinarsi, era dura fare un’azione. E’ stato Luis Enrique a decidere di interrompere… Non era un campo adatto alla Roma ma neanche al Catania che è molto tecnico. In mezzo all’acqua era dura, gli ultimi 25 minuti si giocheranno su un campo normale. Non credo io possa rigiocare, ci saranno i miei compagni. Novità sul contratto? La parola fine la decideremo quando vorremo rendere pubblico quello su cui stiamo lavorando. Quando sarà deciso sarò il primo a venire da voi e a spiegare ai tifosi della Roma. Parlerò chiaramente quando saprò qualcosa, dire delle cose tanto per dirle non è nel mio stile e non si fa. Tempi d’attesa? Non lo so veramente, non mi piace questa situazione, sta diventando una telenovela e non voglio. Appena sapremo qualcosa la società lo dirà”.

Luis Enrique a Rai Sport
“Favorevole alla sospensione anche per il rischio di infortuni? Si, principalmente per questo, poi perché era impossibile giocare, era rischioso. Totti e De Rossi, sostituiti, non potranno scendere in campo. De Rossi potrà giocare con il Cesena? Credo di si. Ho pensato che Daniele era diffidato e dopo il cartellino ho pensato di cambiarlo, può giocare se lo stato fisico migliora. Totti? Campo pesante, ha giocato la terza partita, ho pensato non fosse il campo per lui. Il primo tempo della Roma? Non mi è piaciuto, pensavo di aver il possesso palla e di essere più cattivi. Troppi errori e tante palle perse a centrocampo. Il Catania ha fatto ripartenze pericolose, fortunati se non abbiamo preso più di un gol e siamo rimasti sul pari allo scadere. E’ mancato un punto di riferimento centrale come Osvaldo. Se serve un rimpiazzo? Non sono d’accordo, Osvaldo è un calciatore di riferimento per noi, ma oggi è un problema strutturale, abbiamo giocato pochi palloni sulle fasce e il Catania lo sapevo. Oggi siamo stati ingenui. De Rossi? Circolano voci che ha baciato la maglia dopo il gol… Come siete voi italiani, per qualsiasi gesto… non significa niente, ha segnato il pareggio. Calma, lui e la società stanno parlando, non ho nessun timore. Mai capitato di giocare una partita per 25’? La preparerò come al solito, non è facile perché non si può rimediare agli errori, ma cercheremo lo stesso di fare la nostra proposta. Un pronostico su Inter-Milan? Sarà una bella partita, l’Inter è in forma e il Milan è il campione attuale, ma non faccio pronostici”.

Taddei a Roma Channel
“Anche i calciatori del Catania volevano smettere… All’inizio alcuni compagni volevano provare a giocare ma era impraticabile. Era giusto così. Area di rigore della Roma impraticabile. Dalla nostra parte era molto peggio. L’arbitro ha preso la decisione giusta insieme a tutti. Come si preparano 25 minuti di partita? E’ già successo, non c’è due senza tre. Cerchiamo di segnare per vincere la partita. Fascia da capitano? Sto diventando esperto, vecchio è una parola brutta. Sono il più vecchio no? E’ bello con la Roma indossare la fascia da capitano. Catania pericoloso? Abbiamo rischiato parecchio, ma è un campo difficile con una squadra che gioca in velocità”.

 

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