Corriere dello Sport – Castan, lezione a Neymar

La Roma si guarda intorno e respira. Mentre Kjaer all’Europeo ha imbavagliato Van Persie e Ronaldo, il prossimo acquisto Castan ha chiuso da vincitore la sfida contro Neymar e Ganso del Santos in Coppa Libertadores. E se la difesa di Zeman fosse messa meglio di quanto si pensi?
IN BRASILE –  Leandro Castan ha giocato da titolare la semifinale tutta brasiliana della Champions League del Sudamerica. Il suo Corinthians ha vinto 1-0 in casa del Santos, con una rete segnata dall’esperto attaccante Emerson Sheik, poi espulso, e si è portato molto avanti nel discorso qualificazione. Gli basta non perdere la partita di ritorno, mercoledì prossimo, per approdare in finale, la prima della sua storia. Che sarà contro la vincente di Boca Juniors e Universidad de Chile, in campo nella notte alla Bombonera di Buenos Aires. (…)
LA PERFORMANCE – Castan ha giocato un’ottima partita, sicura e attenta, senza quasi mai andare in sofferenza contro i pericolosissimi attaccanti avversari.  «Il Corinthians ha proprio una bella difesa» ha commentato Ganso, trequartista della nazionale brasiliana, sconsolato dopo una sconfitta quasi decisiva. Merito anche di Castan, capace di confermare in un contesto importante le caratteristiche che hanno attirato le attenzioni della Roma: buon piede sinistro, preciso pure a lunga gittata, senso della posizione, colpo di testa. Non è velocissimo ma questo Sabatini lo sapeva già. Eppure la sua lucidità è bastata a fermare il fenomeno Neymar, che i media brasiliani hanno criticato molto per la pessima esibizione. (…)
LA TRATTATIVA – La Roma ha bloccato Castan da due mesi, ha trovato l’accordo con il Corinthians per 5,5 milioni e si dice intenzionata a formalizzare i dettagli dell’affare alla fine della Coppa Libertadores.  «Del futuro parlerò tra qualche settimana, adesso mi interessa solo dare il massimo per la mia squadra» ha ripetuto il giocatore. Magari la partita di ieri ha convinto anche Zeman che il giocatore merita di essere acquistato. Ma rimane il problema del passaporto: dopo Dodò, che sarà tesserato come extracomunitario, l’ingaggio di un altro brasiliano chiuderebbe la porta all’ingresso di stranieri in questa stagione calcistica. Un rischio molto grande che Sabatini sta valutando con cautela. Il visto per il secondo extracomunitario va speso bene. Non a caso ieri dal Brasile hanno riferito di contatti con Bruno Uvini, già accostato alla Roma a dicembre: classe ‘91, passaporto italiano, gioca nel San Paolo e ha provato senza fortuna un’esperienza nel Tottenham negli ultimi sei mesi.
DELUSIONI – Ma la Roma non studiava soltanto Castan, che considera già suo. In campo, nel Santos, c’era anche uno dei registi più seguiti da Sabatini: Arouca. La sua partita però non è stata particolarmente brillante. Nel finale l’allenatore Ramalho l’ha anche sostituito nel tentativo disperato di agganciare il Corinthians. Magari questa serata anonima farà scendere la sua valutazione. Ma tutto è legato alla questione dei passaporti. Se la Roma tessera Castan, al povero Arouca può dire arrivederci.

Corriere dello Sport – Roberto Maida

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