Il Romanista – Il Viminale dice sì al carnet!

Il Viminale volta pagina. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha dato il via libera al carnet di biglietti (a prezzo scontato) acquistabile anche da chi non ha la tessera del tifoso. Un progetto proposto mesi fa proprio da Trigoria. Eppure, non è solo una battaglia vinta dalla Roma. È una conquista civile. Non solo. Dopo la denuncia di un papà su “Il Romanista”, e dietro precisa indicazione del ministro Anna Maria Cancellieri, l’Osservatorio ha deciso di semplificare le modalità di acquisto dei tagliandi soprattutto per i minori.

Si legge nella nota: «Il primo intervento, recentemente richiesto dalla Lega di serie A – e già approvato – riguarda un “carnet elettronico di biglietti” che le società sportive, nell’ambito della propria autonomia di impresa, potranno adottare a partire da subito e sino alla fine di questo campionato». Si tratta, spiega l’Osservatorio, «di un gruppo di biglietti caricati su una card elettronica», che «rispetta pienamente le normative di sicurezza, ha carattere sperimentale, riguarda le sole partite casalinghe e risponde all’esigenza di favorire al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i processi di inclusività negli stadi delle tifoserie sane, voluti dal Ministro Cancellieri». Di fatto, visto che prevederà anche la foto del titolare e non potrà essere venduto a chi è sotto daspo o è stato condannato negli ultimi cinque anni, sarà una tessera del tifoso di secondo livello. Di Serie B, diciamo. Per la Roma, che non viene menzionata nel comunicato per evidenti ragioni di opportunità (immaginate, sennò, cosa avrebbe detto qualche becero politicante razzista del Nord), è un successo clamoroso. È da giugno che a Trigoria si battono per permettere di concedere a chiunque, non solo ai tesserati, di comprare i biglietti a prezzo ridotto. Prima in campagna abbonamenti, poi dopo. A campagna conclusa. Ma mentre all’epoca il disegno è naufragato anche perché (ma attenzione, non solo per quello) a capo del Viminale c’era un nemico delle curve (se lui non si sentiva tale, poco male: lo era per le tifoserie) come Maroni, adesso l’aria è cambiata. L’ex prefetto Anna Maria Cancellieri ha cambiato strategia, ora si punta ad ascoltare le tifoserie. Un esempio, il nostro. Il Ministro ha letto sulle pagine del “Romanista” la storia del papà che non ha potuto comprare il biglietto per il figlio di 5 anni, perché il Roma Store si era rifiutato di venderglielo senza documento del baby. Il punto vendita giallorosso non aveva commesso un abuso, aveva rispettato la normativa vigente, quel complesso di norme incluse nella legge Pisanu del 2005. La Cancellieri ha chiesto all’Osservatorio di intervenire. Detto, fatto. Dall’Osservatorio. «È stato inoltre costituito – riporta il comunicato – un gruppo di lavoro ristretto che, per la prossima riunione, presenterà il pacchetto di misure di semplificazione per l’acquisto dei biglietti, in particolare per i minori, e l’uso della tessera del tifoso».

Torniamo al carnet. Adesso che succede? Beh, che la Roma parte. A Trigoria è tutto pronto. Il tempo di tornare da Cagliari e i dirigenti della Roma metteranno nero su bianco. «Andiamo fieri di tutte le iniziative che abbiamo fatto in funzione dei nostri tifosi», ha spiegato a “Roma Channel” un soddisfattissimo Carlo Feliziani, l’uomo che dentro Trigoria gestisce la biglietteria giallorossa. Il carnet potrebbe debuttare per Roma-Parma del 19 febbraio. Più che nuova, questa era americana è sempre più decisamente rivoluzionaria.
Il Romanista – Daniele Galli

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