Cappelli: “E’ stato un onore essere presidente della Roma. Per la società e per Luis Enrique Totti è fondamentale”

Roberto Cappelli, avvocato di Unicredit che ha ricoperto la carica di presidente della Roma in attesa del Cda di domani che nominerà Thomas di Benedetto, racconta a PagineRomaniste.com il periodo trascorso a capo del club giallorosso.

“Sono stati tre mesi appaganti, duri ma ricchi di soddisfazioni per la passione ed il lavoro che abbiamo messo dentro a questo progetto. A livello personale, da tifoso della Roma, è stato un onore ed un piacere ricoprire questa carica pensando anche alla casualità di come sono arrivato sulla poltrona della presidenza. Sono orgoglioso di far parte di un pezzetto, anche se piccolo, della storia di qesto club. La Roma è in buone mani ne sono sicuro, da domani le competenze saranno di DiBenedetto a cui auguro di rimanere presidente per tanti anni. Il lavoro svolto insieme in questi mesi mi dà solo certezze sul futuro e sulle potenzialità di questa squadra”.
Ha lasciato la Roma con la prima vittoria in campionato.

“Se devo essere sincero, mi sarebbe dispiaciuto essere l’unico presidente a lasciare senza neanche una vittoria all’attivo
(ride ndr), anche se poi è arrivata contro una squadra a cui sono molto legato. In passato mi è capitata la stessa situazione prima dell’arrivo del presidente Ghirardi. Diciamo che è stato l’ultimo regalo che mi ha fatto Parma”.
C’è un messaggio che vuole mandare a chi ha visto con scetticismo il passaggio societario?

“Non mi interessa questo, a volte si creano delle bolle di sapone, un minimo di verità viene ingigantito mediaticamente creando squilibri che portano fuori dalla giusta via. Come nel caso tra Totti e Luis Enrique. C’è da parte di entrambi l’obiettivo comune di lavorare nella stessa direzione. Per la società e per l’allenatore Totti è una pedina fondamentale. Se c’è una cosa che mi fa stare sereno è proprio l’aria che si respira all’interno dello spogliatoio. E’ un gruppo stupendo”
.
Adriano Serafini

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