Capitani romani, tradizione in bilico: Pellegrini in standby

La Repubblica (F. Ferrazza) – Quello che è stato un vero e proprio vanto, un punto di riferimento che per decenni ha contraddistinto la storia della Roma, rischia di terminare. O comunque sta vivendo in bilico settimane in cui non ci sono certezze in tal senso. Sono cambiati i tempi, le generazioni, e la tradizione di avere in squadra un capitano romano e romanista, esaltata dal ventennio di Totti, rischia di terminare.

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Florenzi, dopo il periodo di prestito al Psg, è in cerca di una sistemazione definitiva. E poi c’è Pellegrini, capitano romano e romanista della Roma attuale, dopo un breve interregno della fascia sul braccio di Dzeko, proprio a seguito della partenza di Florenzi, che ha il contratto in scadenza tra un anno. E per il momento non sembrano esserci chiari ed evidenti segnali di rinnovo, se non la volontà di Tiago Pinto di far firmare il ragazzo e la priorità data da Lorenzo al club giallorosso.

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Le parti hanno affrontato la questione in un paio d’occasioni, ma senza entrare nel merito delle cifre, dandosi comunque appuntamento a luglio. Pellegrini — che è tentato da sirene spagnole ed inglesi — ha una clausola rescissoria di trenta milioni (pagabile in due tranche), valida nel mese di luglio, proprio quando il centrocampista conoscerà Mourinho e, appena sarà superato il problema alla coscia, comincerà a lavorare con lui.

 

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