Gazzetta dello Sport – Palazzi stavolta va giù pesante: chiesti 81 punti

Quando poco prima dell’ora di pranzo Stefano Palazzi ha letto la richiesta di penalizzazione per l’AlbinoLeffe (27 punti), c’è stato un «oooh» di sorpresa. Dopo le carezze del giovedì, nessuno si aspettava un cazzottone del genere, anche se la società bergamasca doveva rispondere oggettivamente del comportamento illecito di un sostanzioso numero di tesserati e per uno spropositato numero di partite (e mancano le più delicate, di cui si parlerà a luglio). Palazzi ha voluto ancora una volta lanciare un messaggio ai naviganti: chi parla, chi collabora, chi aiuta a ristabilire la verità dei fatti, avrà uno sconto di cui beneficerà (per «trascinamento») anche il club. In caso contrario, stangate per tutti. All’AlbinoLeffe giovedì era stato proposto di patteggiare 10 punti, ma il club ha detto no. Un po’ per orgoglio (si sente danneggiato, non complice), un po’ per non accodarsi a chi preferisce sporcare la propria onorabilità per salvaguardare la classifica (vedi Grosseto).

SCAMBIO DI PERSONA? – Dei tesserati che non hanno voluto (o potuto) patteggiare, non si è salvato nessuno. Per Sartor, Zamperini, Cassano e Santoni è stato chiesto il massimo della pena (5 anni e radiazione), 1 anno per le omesse denunce (l’allenatore Sarri), minimo 3 anni per un solo illecito. Ovviamente gli avvocati hanno cercato di smontare il teorema accusatorio. L’avvocato di Thomas Job del Cittadella, ex Grosseto, sospetta addirittura uno scambio di persona, facendo notare come nelle sue dichiarazioni Gervasoni abbia elencato i componenti stabili del gruppo impegnato a taroccare le partite senza mai citare Job (Carobbio, Acerbis, Joelson e Conteh). «Il suo nome spunta una sola volta, quando non viene citato Conteh», ha detto l’avvocato Vincenzo Rispoli. Da qui il sospetto che i due, entrambi di colore, possano essere stati confusi.

CHE DELUSIONE I CAPITANI – Palazzi ha chiesto che Novara e Monza, a giudizio anche per una partita di Coppa Italia, oltre ai punti di penalizzazione abbiano come pena l’estromissione per un anno dalla competizione. Il procuratore federale ha ringraziato «l’autorità giudiziaria per gli atti che ha trasmesso. Le Procure, con la loro preziosa attività, consentono di svelare fenomeni tristissimi per chi come me crede in questo sport. Fenomeni molto diffusi e gravi, ma la stragrande maggioranza del movimento è sana». Dopo aver dato una stoccata alla stampa, colpevole di ironizzare spesso sull’attività della Procura federale, Palazzi è andato all’attacco dei giocatori-leader: «Molto spesso sono i calciatori più carismatici, più anziani, i capitani, che si rendono partecipi delle combine. Sono i fatti che lo dimostrano, e lo dico con grande dolore. Anche le società potrebbero fare molto di più per contrastare il fenomeno. Qualcuno ha addirittura fornito le auto per permettere ai giocatori di incontrare gli avversari e mettersi d’accordo (è il caso di Ancona-Mantova, ndr)». Il processo riprenderà lunedì alle 15.
Gazzetta dello Sport – Galdi/Pelucchi

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