La «fuffa» del Milan sul mercato con la complicità dei media

Adriano Galliani

Il Tempo (L’osservatorio di G. Giubilo) – «Fuffa», la definerebbe il mio amico Tiziano Carmellini. Incontestabile il copyright per questa sua icona dedicata alle parole senza contenuto e senza significati. Doveroso dedicarla alla incredibile estate del Milan, padrone del mercato mondiale secondo una comunicazione che pure in casa rossonera dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto, con tre network a disposizione, più agganci con altre emittenti illustri. Ci hanno preso per i fondelli, ma soprattutto hanno procurato coliche epatiche a tutti i loro tifosi, inducendoli a cullarsi in sogni proibiti e, all’atto pratico, presentandosi a mani vuote alla distribuzione dei doni che conclude la fase più intensa del mercato estivo.

Dunque ci hanno propinato, nell’ordine, la panchina per Carletto Ancelotti, noncuranza per le conclamate intenzioni del tecnico di godersi un anno sabbatico, poi il colpo di dimensioni galattiche: Ibra a un passo dall’addio al Psg per trasferirsi a Milanello. Sfumato il chimerico traguardo, ecco finalmente qualcosa di concreto, l’arrivo dal Porto di Jackson Martinez, costoso, ma garante di un salto di qualità in attacco, e ancora la rincorsa al talentuoso Kondogbia, quasi scontato il sorpasso sulla concorrenza interista. E adesso che cosa resta? Simeone e il suo Atletico si sono pappati Martinez, l’Inter ha messo sul piatto della bilancia soldi veri, non quelli del Monopoli, strappato al Monaco il nuovo regista per Mancini. Il solo reale arruolamento, quello di Sinisa Mihajlovic, che non sarà mobile come una volta, ma si rassegnerà a giocare.

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