Calcio nel pallone. Via Tavecchio: “Sciacalli politici”

Leggo (E.Sarzanini) – Quando ieri mattina al Consiglio Federale ha capito che era rimasto ormai solo, che anche la Lega Dilettanti dov’è stato per 20 anni, gli aveva voltato le spalle, Carlo Tavecchio ha gettato la spugna. Si chiude così una delle pagine più buie del calcio italiano. Prima di salutare l’ormai ex Presidente della Figc ha voluto raccontare le sue verità. Quindici minuti di monologo serrato in cui non ha risparmiato nessuno: «Ho chiesto le dimissioni anche al Consiglio federale ma nessuno le ha rassegnate – ha esordito -. Siamo arrivati a un punto limite di speculazioni». Poi alza i toni e attacca: «Mi sono dimesso per un fatto politico e non certo sportivo. Non dobbiamo riverenze a nessuno, abbiamo dato al Coni 30 milioni in questi ultimi anni». Immancabile la staffilata al capo dello sport italiano Malagò, che a più riprese aveva chiesto le sue dimissioni: «Ieri sera (domenica, ndr) ha detto che il ct lo ha scelto Lippi. Io non l’ho mai detto, perché le riunioni private non le porto in pubblico: ora lo sapete che Ventura non lo ha scelto Tavecchio. Tavecchio paga per Ventura». Lo stesso Lippi ha poi smentito: «Dopo aver parlato con Ventura, Montella e Gasperini riportai a Tavecchio le mie impressioni e fu lui poi a decidere».

Come se non bastasse, Tavecchio ha saputo durante la conferenza della volontà del Coni di Commissariare la Figc, una scelta imposta «dal suo statuto», come ha sottolineato lo stesso Malagò che per domani ha convocato una Giunta straordinaria: «Ma quale commissario – ha ribadito TavecchioUn fatto molto grave, ci sono le garanzie di legge, gli statuti…». Tavecchio, che resterà commissario della Lega di A sino all’11 dicembre, non si dà pace: «Sono disperato per non aver centrato la qualificazione mondiale: e questo diventa la tragedia? E se quel palo fosse entrato, Tavecchio era un eroe? Ditemi quali sono i risultati delle altre federazioni. Secondo voi le 4 squadre in Champions sono venute perché Tavecchio ha la giacca blu o perché abbiamo cambiato gli equilibri europei? Se ritengo di avere colpe per la mancata qualificazione al mondiale? Forse non essere intervenuto a Milano per cambiare allenatore alla fine del primo tempo…». Dopo aver rivendicato la paternità del Var – «La tecnologia in campo la volevo dal 2014, sono stato il primo in Europa a chiamare Blatter, l’altro era quel signore della Rai che è morto» (Biscardi, ndr) – e aver parlato di «sciacallaggio politico» nei suoi confronti, Tavecchio ha concluso laconico: «Avevo chiesto di spostare di 10-15 giorni il confronto in Consiglio per aspettare le Leghe di A e B ma in questo lasso di tempo si doveva consumare l’apocalisse». Fine.

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