Cafu & Co, quando il terzino era vincente

Corriere dello Sport (M.Piccari) – L’importanza del terzino destro. Una spinta costante, sovrapposizioni continue e cross perfetti per la testa dell’attaccante. Questo è l’identikit del terzino perfetto e se guardi al passato della Roma, ti accorgi che sulla fascia destra ci sono stati specialisti del ruolo che hanno fatto la differenza. Il terzino destro ha lasciato un solco profondo sia nello scudetto del 1983 che in quello del 2001. Nella Roma del Barone Nils Liedholm, illuminante è stato Sebino Nela. L’intuizione di spostarlo a terzino destro fece le fortune del giocatore e della squadra. Sebino da quella parte fu il pass per accedere al cuore delle difese avversarie. Quando Nela partiva, arava la corsia e la potenza esplosiva delle sue gambe era la linfa per il gioco della Roma. Un terzino che ha mandato in gol Pruzzo e ha ispirato anche il cantautore Antonello Venditti: “Scarta l’ala una finta e poi vola sul fondo”. Nela sul fondo ci è sempre arrivato: una certezza. Negli anni ’90 arriva Zeman alla Roma, porta il calcio ultra-offensivo e soprattutto scopre un terzino destro stratosferico. Su indicazione di Paulo Roberto Falcao, la squadra giallorossa prende Cafu. Un terzino veloce, tecnico, inesauribile e sempre sorridente, il calcio italiano scopre il Pendolino: un fuoriclasse autentico.

Nella Roma gioca 6 anni, vince uno scudetto e sulla fascia destra non si ferma mai. Cafu a ritmo di samba solcava la fascia e faceva ballare gli avversari, ne sa qualcosa Pavel Nedved che in un derby è stato vittima di un sombrero strappa applausi. Altro terzino destro da ricordare è Christian Panucci. Presentato come l’erede di Maldini arriva alla Roma nel 2001. Nella Roma di Capello gioca anche a sinistra, mentre a destra viene impiegato stabilmente nel 2005 quando alla guida tecnica arriva Spalletti. In quella stagione i giallorossi arrivano secondi in campionato e Panucci da terzino garantisce copertura e qualche scorribanda. Un altro è stato Marco Cassetti, che ha lasciato un segno indelebile segnando il gol decisivo nel derby del 6 dicembre 2009. Indimenticabile padrone di quella corsia è stato Maicon. Arriva alla Roma con un po’ di scetticismo ma poi conquista tutti. In tre anni vola sulla fascia, facendo rivivere i tempi di Cafu e colleziona 69 presenze 5 gol e 5 assist. Una spinta perpetua.

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