Burdisso: “Alla Roma cinque anni magici. Totti aveva la giocata in testa prima degli altri”

Ai microfoni di 90min.com è intervenuto Nicolas Burdisso. L’ex difensore della Roma si è soffermato su diversi argomenti: dall’esperienza in maglia giallorossa, all’aver giocato con Francesco Totti e Daniele De Rossi fino ad arrivare al futuro. Di seguito le sue parole.

Sull’avventura con la Roma.

A Roma sono arrivato a 28 anni, perché avevo il desiderio di affermarmi come difensore centrale. La Roma mi cercò non solo per le mie caratteristiche difensive, ma anche per la mia personalità. Sono stati 5 anni magici. Il primo anno giocavamo benissimo e siamo stati gli unici a dar filo da torcere all’Inter del Triplete. Peccato per la gara contro la Sampdoria, ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione. Sarebbe stato un successo storico e per me avrebbe avuto un sapore ancora più dolce, visto che ero arrivato in estate proprio dall’Inter.

Su Francesco Totti.

Totti aveva la giocata in testa due secondi prima degli altri. Basava i movimenti e le decisioni in base a situazioni che aveva già risolto prima che gli arrivasse il pallone.

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L’incontro tra De Rossi e Maradona?

È stato un incontro tra due persone che avevano espresso il desiderio di conoscersi. L’iniziativa è stata di Diego che aveva espresso il desiderio di poter incontrare Daniele, e io conoscendo Diego e avendo un rapporto speciale con lui, mi sono offerto di accompagnarlo. È stato davvero un bell’incontro, ma credo sia normale quando i protagonisti hanno una grande personalità. Diego stava bene, e ha raccontato a Daniele moltissimi aneddoti sul suo periodo trascorso in Italia.

Sui progetti futuri.

Sento che prima o poi avrò la possibilità di lavorare nel calcio italiano, perché mi piace, lo conosco e penso di avere credibilità. Ci sono alcuni aspetti del calcio italiano che si possono migliorare e mi piacerebbe avere l’opportunità di farlo.

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